osservatorio ambiente
Le bandiere blu premiano le spiagge italiane anche per il 2016
293 spiagge e 66 approdi turistici italiani potranno fregiarsi della Bandiera Blu 2016
Nel 2016 152 località costiere italiane per complessive 293 spiagge e 66 approdi turistici potranno fregiarsi della Bandiera Blu 2016. La bandiera blu è il riconoscimento assegnato dalla Fee (Foundation for Environmental Education) alle spiagge che si distinguono sotto criteri green come la qualità delle acque di balneazione, l’ecoturismo, la gestione dei rifiuti e le attività di valorizzazione delle aree naturalistiche.
L’Italia si conferma tra le realtà leader dell’ecosostenibilità in spiaggia avendo il 5% delle spiagge premiate a livello mondiale.
“Annunciamo con soddisfazione anche per il 2016, un aumento di comuni Bandiera Blu, ben 152 “- ha commentato Claudio Mazza presidente della FEE Italia alla presentazione dei dati - “La diffusione di buone pratiche ed una gestione sostenibile del territorio, che partendo dall’amministrazione comunale si allarga a tutti i settori, coinvolgendo con la filosofia del miglioramento continuo tutta la comunità locale, dimostra come il percorso di sostenibilità intrapreso determini un forte miglioramento delle località rivierasche e della qualità delle loro acque”.
Un binomio che si è andato costruendo e rafforzando negli anni è quello tra Bandiere blu e (eco)turismo: un recente studio condotto dalle università di Urbino e Perugia ha infatti evidenziato che nell’88% dei comuni con il vessillo green v’è un aumento di soddisfazione da parte dei turisti ed il 94% dei comuni insigniti da questo riconoscimento ha goduto di un rafforzamento della propria immagine.
Dalla ricerca emerge poi che la Bandiera Blu è risultata inoltre decisiva come sprone per raggiungere migliori performance come la raccolta differenziata in spiaggia (91%), la sensibilizzazione su tematiche ambientali (85%), la depurazione delle acque (77%), la raccolta differenziata su tutto il territorio (76%), la creazione di aree verdi attrezzate (69%), la realizzazione di zone pedonali (67%) e di piste ciclabili (62%).
Sul fronte approdi, i 66 premiati dimostrano che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale e garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale.
Ottimi risultati quindi per le nostre coste, ma… qual è il trend? Analizzando i risultati ottenuti in questa edizione, si nota una crescita delle località “Bandiera Blu” rispetto al precedente anno: sono 152 i Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento – 5 in più dei 147 dello scorso anno –con 12 sono i nuovi ingressi e 7 esclusioni.
In particolare, la Liguria guida la classifica nazionale con 25 località – 2 in più rispetto allo scorso anno – mentre, con 19 località, seguono la Toscana che vanta un nuovo ingresso e le Marche che occupano il terzo gradino del podio con 17 località come lo scorso anno.
Al sud la Campania conferma 14 bandiere con un nuovo ingresso ed un’uscita ed anche la Puglia mantiene le 11 bandiere con un nuovo ingresso ed un’uscita.
L’Abruzzo perde 3 località ma registra una new entry andando così a quota 6 ed anche l’Emilia Romagna perde 2 località “Bandiere blu” andando a 7.
Il Veneto ed il Lazio confermano le stesse 8 bandiere dell’anno scorso, la Sardegna, forte di tre nuove entrate, è presente con 11 località, la Sicilia raggiunge le 6 bandiere con una nuova entrata, la Calabria arriva a 5 bandiere con un nuovo ingresso e il Molise conferma le 3 bandiere dell’anno scorso.Il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 bandiere dell’anno scorso e la Basilicata arriva a 2 con un nuovo ingresso.
Quest’anno vengono riconfermate le bandiere dell’anno scorso per quanto riguarda i laghi: 1 bandiera per la Lombardia, 2 per il Piemonte e 5 per il Trentino Alto Adige come lo scorso anno.
Quali sono i criteri guida nell’assegnazione della Bandiera Blu?
Innanzitutto l’assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione (solo quelle classificate come “eccellenti”) e con regolari campionamenti delle acque effettuati nel corso della stagione estiva.
Tali criteri sono imperativi e solo se rispettati si può accedere alle successive valutazioni che riguardano:
· l’ efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata almeno all’80% su tutto il territorio comunale;
· la raccolta differenziata e la corretta gestione dei rifiuti pericolosi;
· la presenza di vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi;
· la presenza di spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per tutti (abbattimento delle barriere architettoniche);
· l’esistenza di un ampio spazio dedicato ai corsi d’educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole ed ai giovani, ai turisti e residenti;
· la diffusione dell’informazione su Bandiera Blu, pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione;
· l’esistenza di strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata;
· certificazione ambientale e/o delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio comunale;
· la presenza d’attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.
Una ultima curiosità: cosa è la FEE? Foundation fon Environmental Education, fondata nel 1981, è un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit con sede in Danimarca.
Riconosciuta dall’UNESCO come leader mondiale nel campo dell’educazione ambientale e dello sviluppo sostenibile, ha come obiettivo principale la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, attraverso molteplici attività di educazione e formazione in particolare all’interno delle scuole di ogni ordine e grado.
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L'autore
Letizia Palmisano
Giornalista dal 2009, esperta di tematiche ambientali e “green” e social media manager. Collabora con alcune delle principali testate eco e scrive sul suo blog letiziapalmisano.it. È consulente sulla comunicazione 2.0 di aziende ed eventi green e docente di social media marketing. In 3 aggettivi: ecologista, netizen e locavora (quando si può).
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