Rubner Home Tour
Rubner: il futuro è vivere e costruire sostenibile
Il Rubner truck ha fatto tappa di Perugia. Il convegno “Costruire e vivere per un futuro con futuro" ha visto tra i relatori Norbert Lantschner, Presidente di Climabita
Articolo a firma di Beatrice Vergari
Passa per Perugia, a pochi passi dal minimetrò “ecologico” dell’architetto Jean Nouvel, il Rubner Home Tour. Il tir dell’azienda altoatesina, in viaggio lungo lo stivale per celebrare i primi cinquanta anni di attività, accoglie anche nel capoluogo umbro tecnici e appassionati di edilizia in legno per due giorni, il 23 e 24 marzo.
Al convegno “Costruire e vivere per un futuro con futuro” (in programma lunedì), hanno partecipato gli allievi della scuola di alta specializzazione per “Tecnici per l’innovazione e la qualità delle abitazioni” di Perugia. Dopo il saluto di Alberto Chiarotti, presidente dell’Ordine dei geometri di Perugia, i lavori sono stati aperti da Norbert Lantschner, in rappresentanza della fondazione ClimAbita, partner di Rubner Home Tour e nata per sviluppare una nuova cultura del vivere e costruire sostenibile. Lantschner ha definito i giovani specializzandi presenti “ambasciatori di un nuovo futuro” in cui si dovrà necessariamente puntare, in edilizia, e non solo, a case: efficienti, sicure, attive/in rete, ecocompatibili, confortevoli e intergenerazionali.
Da un’analisi sul consumo di energie primarie tra il 1830 e il 2010, elaborata da ClimAbita e illustrata nel corso del convegno, è emerso che le fonti non rinnovabili rappresentano l’85% del totale dell’energia prodotta (“un capitale della terra che noi distruggiamo e non possiamo rigenerare” ha detto Lantschner), mentre il consumo mondiale è pari a 580 EJ. “É come se nel mondo consumassimo – ha spiegato Lantschner ai giovani della scuola edile – 17 autobotti di petrolio al secondo”.
Senza dimenticare le consistenti implicazioni sull’inquinamento ambientale, con emissioni sempre crescenti di carbonio, e le implicazioni sociali di questa dipendenza dall’energia. “Un modello di crescita che non può funzionare – ha proseguito – se si punta ad un futuro di qualità”.
Per sottolineare l’importanza dell’edilizia sostenibile, il presidente di ClimAbita ha poi citato da un dato eloquente: “il 45/50 per cento dell’energia totale nel mondo serve a mantenere le abitazioni”. A questo proposito, Lantschner ha presentato il marchio “Ecolife”, un sigillo di qualità che Rubner ha ottenuto recentemente, prima in Italia.
Roberto Mancin di Rubner Haus, nel corso del convegno, ha illustrato l’evoluzione della casa in legno e i sistemi costruttivi. Di particolare interesse a livello regionale è il tema della sicurezza delle abitazioni, alla prova del terremoto che sta interessando da mesi la zona appenninica. “Abbiamo testato le nostre case – ha spiegato Mancin – su un simulatore di terremoti a Lisbona. Dopo 40 scosse di magnitudo 8, non aveva ceduto alcuna parte strutturale. Il legno trema, ma non si rompe”.
Il 26 marzo il Rubner tour prosegue a Terni, in piazza del Popolo.
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