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nuova via

Valutazione di impatto ambientale: dopo 25 anni rivoluzione dalla UE

Entra in vigore la nuova VIA: clima, efficienza e semplificazione amministrativa. L'Italia ha tre anni per recepirla

Scritto da il 19 maggio 2014 alle 10:00 | 0 commenti

Valutazione di impatto ambientale: dopo 25 anni rivoluzione dalla UE

Un po’ in silenzio, un po’ alla chetichella ma il 15 di questo mese è entrata in vigore la nuova direttiva europea sulla Valutazione di impatto ambientale, la cosiddetta “VIA”.
E’ come se fosse stata fatta una nuova legge che cambia il modo di costruire le nostre case, di fare un ponte, il tracciato di una ferrovia, una centrale nucleare (che in Italia, per fortuna, abbiamo ormai archiviato) o una idroelettrica, persino un porto o una discarica di rifiuti. Non è una cosa di poco conto. Venticinque anni dopo quella che segnò l’inizio di una nuova coltura – almeno giuridica – dell’ambiente, la nuova direttiva fa i conti con le mutate condizioni globali. I cambiamenti climatici non sono più una realtà che alcuni Stati stentavano a riconoscere ma uno dei temi principe della programmazione europea, al punto che l’intera strategia energetica oggi dipende dagli obiettivi stabiliti per la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra.

Così la nuova VIA include il tema dei cambiamenti climatici, la prevenzione dei disastri (ricordiamo che in dieci anni il costo per l’Unione Europea a questa voce è stato di 150 miliardi di euro, mica una lira…) e, ovviamente, l’uso efficiente delle risorse.La direttiva dovrà diventare legge entro il 16 maggio 2017 e fra le diverse novità anche semplificazioni burocratiche per decidere  se e come sottoporre un’opera a valutazione. Le consultazioni pubbliche sui singoli progetti potranno durare almeno un mese ma i Paesi rimembri saranno tenuti a fornire la Valutazione finale obbligatoriamente motivata e, si legge, “in un ragionevole lasso di tempo”, così come le decisioni sul monitoraggio dei progetti dovranno essere preso entro 90 giorni.


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L'autore

Marco Gisotti

Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).


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