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L'editoriale

Collegato ambientale: la green economy sotto l’albero

Approvato il Ddl ambiente che stabilisce nuove regole e finanziamenti in materia di rifiuti, economia circolare, dissesto idrogeologico e natura

Scritto da il 24 dicembre 2015 alle 7:00 | 0 commenti

Collegato ambientale: la green economy sotto l’albero

C’è voluto tempo. Il ministro Galletti lo aveva promesso in maniera per la verità un po’ vaga a novembre agli Stati generali della Green Economy, durante Ecomondo, ma alla fine, in tempo per metterlo sotto l’albero, ecco il collegato ambientale alla Legge di stabilità. Una specie di piccola manovra verde in 79 articoli. C’è tanto, quasi di tutto, dalla multa per i mozziconi di sigarette buttati in strada al vetro a rendere, dagli acquisti verdi ai servizi ecosistemici.

Nelle ultime ore ha tenuto banco l’introduzione di multe fino ai trecento euro per chi butta mozziconi di sigarette, gomme da masticare o scontrini per terra, che è comunque una buona cosa, ma per fortuna c’è dell’altro. A cominciare da un primo approccio all’economia circolare, tema caldo in Europa ancora troppo avveniristico da noi, anche se poi è di questo che si sta parlando in tutta l’Unione quando si parla di economia e di ambiente. In questo senso il Collegato prevede agevolazioni per gli accordi tra enti pubblici, imprese, enti associativi per l’utilizzo senza barriere di tutti quegli “scarti” che fino ad oggi erroneamente sono stati considerati rifiuti e che invece possono diventare nuove materie prime. Quindi incentivi e crediti di imposta per chi sarà in grado di trasformare in “oro” la raccolta differenziata. In tema di acquisti verdi per la Pubblica amministrazione, il green public procurement, non solo sarà definitivamente obbligatorio ma anche più facile grazie alla definizione dei Criteri ambientali minimi (per Paola Ficco sul Sole 24 Ore si tratta del tema più importante di tutto il Collegato). Per non dire del credito di imposta per le bonifiche dell’amianto, sistemi nuovi di gestione e tracciamento per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, per quanto riguarda le biomasse e il biogas ecco il via libera all’uso dei sottoprodotti da lavorazione dell’olio e dello zucchero, lampade LED per tutti i semafori d’Italia, 35 milioni di stanziamento per le ciclabili e la mobilità sostenibile, un fondo di 10 milioni all’anno per il dissesto idrogeologico. Per chi voglia approfondire, lasciamo in calce i riferimenti del Disegno di legge e delle relative schede di lettura che aiutano a conoscere più dettagliatamente l’articolato e i tanti argomenti trattati.

Due aspetti ancora, infine, è importante annotare, presenti nel testo licenziato dalle Camere. Il primo, più simbolico che altro, la creazione della definizione “Made green in Italy”. Non è poca cosa se consideriamo che quel quarto di imprese che contribuiscono più delle altre a trainare il Paese sono ormai imprese verdi, come il Rapporto GreenItaly va dicendoci di anno in anno. Il secondo è l’introduzione di un sistema di “pagamento” per i servizi ecosistemici. In particolare dovranno essere pagati la “fissazione del carbonio delle foreste e dell’arboricoltura da legno, la regimazione delle acque nei bacini montani, la salvaguardia della biodiversità, l’utilizzazione di proprietà demaniali per produzioni energetiche”. Si tratta di dare valore a quel tesoro di risorse naturali rappresentato dal nostro Paese.

Nei prossimi giorni, poi, ci sarà tempo per fare le pulci e misurare tutto quello che non c’è, come i soldi per le aree protette (e quelli per le aree marine non sono nemmeno una foglia di fico), e tutto quello che rimane da fare in termini, per esempio, di decreti attuativi.

Per ora, però, godiamoci questo regalo di Natale faticosamente conquistato e per nulla scontato. E buone feste a tutti i nostri lettori.

Scarica il testo del Ddl approvato http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0035680.pdf

Scarica le schede di lettura http://documenti.camera.it/Leg17/Dossier/Pdf/AM0080D.Pdf


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L'autore

Marco Gisotti

Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).


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