iniziative
Otto proposte per le rinnovabili
Da assoRinnovabili arriva un'iniziativa per superare il decreto "spalma incentivi", ma, per ora dal Governo nessuna risposta
Arrivano da assoRinnovabili, otto proposte per evitare il famigerato decreto “spalma incentivi” che sarebbe allo studio del Ministero dello Sviluppo Economico e che sta allarmando non pochi operatori delle rinnovabili. «Il nostro documento – afferma Agostino Re Rebaudengo, presidente di assoRinnovabili – si inserisce nel quadro di un dialogo costruttivo con il Governo. Ribadiamo la nostra disponibilitá ad analizzare e approfondire insieme proposte che abbiano l’obiettivo di rilanciare l’economia con un approccio win-win, senza penalizzare una delle poche leve di crescita, quella dell’energia green, che può assicurare un futuro sostenibile al nostro Paese. Le misure retroattive, che giá impattano sul fotovoltaico per un miliardo di euro all’anno, sono incomprensibili per i mercati finanziari internazionali, generano contenziosi e, soprattutto, sono disastrose per il Paese».
«La misura “spalma incentivi” in corso di studio da parte del Governo avrebbe disastrosi effetti negativi a livello economico, occupazionale e di sistema Paese», affermano da assoRinnovabili che anche per questo motivo propone otto misure alternative che,«oltre ad essere piú eque, eviterebbero impatti e ricadute negative per il settore della Green Economy e porterebbero a risparmi ancor piú rilevanti sulle bollette elettriche e piú in generale per il Paese». Le proposte sono state inviate al Governo lo scorso venerdì 16 maggio e consistono in:
- una revisione del mercato dei servizi di dispacciamento;
- revisione degli oneri impropri, oggi presenti nelle bollette delle PMI;
- intervento sulle convenzioni CIP6 a fonti assimilate che non hanno ancora beneficiato della prevista risoluzione facoltativa;
- riduzione di parte degli oneri dell’A3 tramite cartolarizzazione dei crediti commerciali vantati dal GSE;
- pacchetto di opzioni veramente volontarie e non ricattatorie (nel quale potrebbero rientrare: spalma incentivi con clausole salva burocrazia e salva modifiche retroattive; meccanismo di risoluzioni anticipate da Conti Energia);
- implementazione di SEU virtuali;
- trasferimento in bolletta dei vantaggi generati dalle fonti rinnovabili (circa 7-8 miliardi di euro) e degli aggravi che giá pagano;
- introduzione di un sistema fiscale green basato sul principio ‘Chi inquina paga’”.
A oggi dopo quattro giorni non si ha notizia di una risposta da parte ne del Governo, ne del Ministero dello Sviluppo Economico, che nel frattempo, però sono molto attivi sul fronte degli idrocarburi, specialmente i pochi estraibili sul nostro territorio. Come abbiamo scritto qui e qui.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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