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Il Governo vara lo spalma incentivi per il fotovoltaico

Il provvedimento è stato varato tra le proteste delle associazioni delle rinnovabili, che lamentano soprattutto la retroattività delle misure

Scritto da il 19 giugno 2014 alle 10:00 | 1 commento

Il Governo vara lo spalma incentivi per il fotovoltaico

Tra le proteste delle associazioni delle rinnovabili, il Governo ha varato ieri il tanto atteso decreto sul taglio delle bollette per le Pmi, che si baserà in buona parte sulla spalmatura degli incentivi per il fotovoltaico. Più nel dettaglio, promette l’Esecutivo, le misure varate porteranno a una riduzione media della spesa per l’energia elettrica di un miliardo e mezzo di euro a regime. Lo sconto riguarderà prevalentemente le piccole  e medie imprese (70% dei risparmi complessivi a favore di circa 700 mila soggetti) ma avrà effetti benefici anche per le famiglie (30%).

Come sarà finanziato questo intervento? Le voci sono diverse: la riduzione dell’ interrompibilità, l’attuazione spalmatura per rinnovabili non fotovoltaiche, l’intensificazione dei controlli sui beneficiari degli incentivi, la riduzione colli di bottiglia sulla rete,  l’introduzione di regole più stringenti nella remunerazione delle reti elettriche nel nuovo periodo regolatorio, eccc.  Il punto più critico e importante, però, come dicevamo, riguarda il fotovoltaico o, meglio, gli incentivi assegnati negli anni scorsi ai grandi impianti solari con il Conto energia. “Gli interventi toccano soltanto gli 8.600 soggetti (su un totale di 200.000 operatori) che percepiscono il 60% degli incentivi e che potranno optare per una erogazione in 24 anni anziché 20 (con contestuale sostegno creditizio) oppure per una equivalente autoriduzione degli incentivi erogati su 20 anni. Per i piccoli produttori fotovoltaici vengono invece previste agevolazioni e misure di liberalizzazione”, si legge nel comunicato del Governo. Nel caso di allungamento a 24 anni sarà possibile beneficiare di provvista dedicata o di garanzia CDP (Cassa deposito e prestiti). Sono invece previste semplificazioni a favore dei piccoli produttori, in particolare con l’introduzione di un modello unico per le comunicazioni, la riduzione dei documenti da presentare, la liberalizzazione degli impianti sui tetti di edifici non vincolati.

Alle accuse degli operatori delle rinnovabili di aver varato delle misure retroattive che di fatto minerebbero la credibilità e il futuro del comparto, l’Esecutivo  ribatte colpo su colpo. “Il decreto non penalizza il fotovoltaico ma attenua i colossali incentivi (oltre 6 miliardi di euro l’anno per un ventennio) erogati a favore dei grandi operatori con la stessa logica che ha portato a far pagare di più chi ha ricevuto di più, ad esempio negli investimenti finanziari speculativi (la recente maggiorazione della ritenuta sulle plusvalenze realizzate in Borsa)”.

Che giudizio dare di questa operazione? È evidente che gli operatori delle rinnovabili hanno ragione nel lamentare un intervento sostanzialmente retroattivo, su contratti liberamente stipulati in passato dallo Stato, che potrebbe minare la credibilità del comparto rinnovabili presso gli investitori esteri (che però ormai da tempo hanno abbandonato il solare italiano, data la fine degli incentivi). D’altro canto, però, è vero che la corsa alla realizzazione di grandi impianti fotovoltaici è stata fondamentalmente una speculazione finanziaria, che ha portato ben pochi benefici alle popolazioni locali e che pesa troppo sulle bollette di famiglie e Pmi. Da anni, insomma, era evidente che prima o poi si sarebbe intervenuti su questi specifici incentivi, tanto che anche le associazioni di categoria avevano avanzato delle controproposte. La speranza è che, se la semplificazione promessa per i piccoli impianti fotovoltaici sarà veramente attuata, il successo della generazione distribuita potrebbe far prima o poi dimenticare (anche agli operatori) le aspre polemiche di queste ore.


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L'autore

Gianluigi Torchiani

Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili


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