normativa
Il Governo corregge le norme sul teleriscaldamento
Fiper esprime soddisfazione per i cambiamenti introdotti dal decreto di recepimento della normativa europea sull'efficienza energetica
Le azioni di lobbying a volte funzionano. Il settore del teleriscaldamento che, come avevamo scritto nei mesi passati, sembrava essere stato penalizzato da alcune decisioni assunte del Governo, grazie al recente decreto di recepimento della direttiva Ue sull’efficienza energetica, ora può guardare con più ottimismo al futuro. Scrive infatti la Fiper, l’associazione che raggruppa gli operatori del teleriscaldamento a biomassa: “Il testo di decreto sull’efficienza energetica discusso in Consiglio dei Ministri riprende in parte le proposte di emendamento presentate da FIPER alla X Commissione di Camera e Senato. Si esprime soddisfazione per le modifiche apportate all’art. 10 comma 17, in particolare per l’abrogazione del riferimento alla legge 14 novembre 1995, n.481 che avrebbe dato ad AEEGSI l’attribuzione di regolamentare il teleriscaldamento secondo la logica del servizio di pubblica utilità”. In buona sostanza il servizio di teleriscaldamento sarà invece regolamentato dall’AEEGSI, con uno o più provvedimenti entro 24 mesi dall’entrata in vigore del decreto, sulla base di indirizzi formulati dal MISE che promuovano la concorrenza. Fiper auspica che a questo proposito sia avviato quanto prima un tavolo di confronto con gli operatori, affinchè questi indirizzi siano in grado di promuovere gli investimenti in questa tecnologia, che per sua natura necessita di tempi di ritorno medio-lunghi.
Altra novità salutata con soddisfazione dall’associazione è quella di dedicare una sezione specifica del fondo di efficienza per la realizzazione delle reti di teleriscaldamento, salvaguardando anche gli investimenti in reti di teleriscaldamento realizzate successivamente all’entrata in vigore del dlgs 28/2011. “Rimane da chiarire l’allocazione delle risorse a tal fine per capire l’effettiva volontà del Governo di promuovere questa tecnologia sul territorio nazionale. Secondo la relazione tecnica, il gettito del corrispettivo applicato al consumo di gas metano accantonato sino al 21 marzo 2014 destinato all’originario fondo di teleriscaldamento (art. 22 del d.lgs. 28/2011) corrisponde 62,8 milioni”. Insomma, al di là dei dettagli, la pressione dell’associazione di categoria sembra essere servita a ricreare le condizioni per lo sviluppo di uno dei settori più importanti per l’efficienza energetica, quello appunto del teleriscaldamento.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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