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Fotovoltaico e milleproroghe, gli operatori chiedono chiarezza | Tekneco

Fotovoltaico e milleproroghe, gli operatori chiedono chiarezza

Gli operatori del settore attendono il decreto milleproroghe ed evidenziano la nebulosità della situazione attuale, mentre nascono accordi tra enti pubblici e grandi imprese: il caso Beghelli in Puglia

Scritto da il 29 dicembre 2010 alle 14:45 | 5 Commenti

Fotovoltaico e milleproroghe, gli operatori chiedono chiarezza

C’è inquietudine, tra gli operatori del fotovoltaico, per l’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto milleproroghe firmato nelle scorse ore dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: le aziende del settore attendono che il provvedimento diventi esecutivo (e ciò avverrà con la pubblicazione), ma si aspettano anche che venga fatta chiarezza sul fronte istituzionale per una situazione che è ancora molto nebulosa, sotto il sole che irradia i pannelli degli impianti in corso di ultimazione.

Il chiarimento offerto dal GSE spiega che la proroga, in materia di effettiva conclusione dei lavori di installazione degli impianti, sia relativa solamente ai termini riguardanti un solo adempimento di fine lavori: in pratica i titolari degli impianti avranno tempo fino al 31 gennaio 2011 per effettuare la trasmissione dell’asseverazione tecnica al Gestore dei Servizi Energetici. Da quanto si legge dalla bozza del decreto, infatti, rimane invece in vigore la scadenza del 31 dicembre 2010 per gli altri adempimenti per accedere ai benefici del conto energia, inclusa la comunicazione dell’avvenuta conclusione dei lavori. In assenza della proroga, i due documenti avrebbero dovuto essere inviati contestualmente.

Esiste però un problema critico, la cui soluzione ha carattere di urgenza, che riguarda proprio la trasmissione dei documenti. A lanciare l’allarme, a pochi giorni dalla scadenza del 31 dicembre – che fino alla pubblicazione del milleproroghe riguarderà dunque tutti gli adempimenti legati alla conclusione delle opere – è il GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane), che richiama il GSE sul funzionamento dell’applicazione web predisposta per la comunicazione di fine lavori: la struttura del portale, sottolinea il Gruppo, appare inadeguata a reggere il carico delle numerose istanze inoltrate dagli operatori che, a fronte di interruzioni e difficoltà riscontrate durante la trasmissione dei documenti, rischiano concretamente di non poter rispettare le scadenze previste, per cause oggettivamente indipendenti dalla loro volontà.

Per risolvere il problema, GIFI ha proposto al GSE due possibili soluzioni: la proroga dei termini per l’invio telematico delle pratiche di fine lavori o, in alternativa, il ripristino della modalità di comunicazione di fine lavori tramite posta raccomandata/assicurata entro i termini previsti: “Allo stato dell’arte – ha dichiarato il presidente Valerio Natalizia – esiste un rischio elevato che molti progetti fotovoltaici non riusciranno a soddisfare le condizioni necessarie a beneficiare delle tariffe del 2010 per mere cause di natura informatica”.

Il problema sollevato dagli operatori, nell’evidenziare il disallineamento tra le scadenze previste per la presentazione dei documenti, fa emergere una posizione apparentemente paradossale da parte delle istituzioni, che da una parte sembrano voler rassicurare gli operatori sulla possibilità di poter beneficiare di un mese in più per ultimare la presentazione dei documenti utili ad accedere ai benefici dal Conto Energia, mentre dall’altra – tramite il GSE – sollecitano gli operatori stessi a rispettare la scadenza del 31 dicembre 2010 prevista dalla legge, dal momento che il decreto milleproroghe non è ancora in vigore e che solo in seguito alla sua pubblicazione saranno rese note “eventuali diverse modalità operative”.

La necessità che venga fatta luce su questa situazione foriera di confusione a livello normativo è testimoniata dal fermento che interessa il settore in Italia, particolarmente evidente nell’ultimo periodo, che ha visto la nascita di intese tra enti e imprese private. Un esempio è dato dalla Regione Puglia, che – prima con Enel.si e poi con il Gruppo Beghelli – ha siglato protocolli di intesa per incentivare la popolazione a scegliere le energie solari, con l’obiettivo di favorire l’abbattimento dei fattori di inquinamento ambientale e ottenere riscontri positivi nel bilancio economico delle famiglie, riservandosi la possibilità di valutare proposte differenti formulate da altri gruppi industriali.

Non tutti gli operatori del settore vedono però con favore la sottoscrizione di questo tipo di accordi: Geatecno, che vanta il primato della realizzazione dei primi cinque impianti fotovoltaici allacciati in rete in Puglia ed incentivati in Conto Energia, manifesta il proprio scetticismo sugli accordi sottoscritti nei giorni scorsi, di cui – evidenzia la società – non sono stati resi noti i dettagli tecnici, ne’ risultano chiari i vantaggi ottenibili dalla popolazione pugliese.


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L'autore

Dario Bonacina

Tecnico informatico, è collaboratore di alcune aziende industriali e si interessa di Internet e di tecnologia, con riguardo al loro impatto a livello economico e sociale, nonché di comunicazione e telecomunicazioni. E' autore di servizi e articoli per varie testate, emittenti radiofoniche e siti di informazione tecnologica.


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