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L'edilizia ecologica popolare debutta in Toscana | Tekneco

L’edilizia ecologica popolare debutta in Toscana

Il primato è di nuove case certificate in classe energetica A+ a Capannori

Scritto da il 01 febbraio 2011 alle 9:09 | 0 commenti

L’edilizia ecologica popolare debutta in Toscana

L’obiettivo della sostenibilità ambientale deve essere un punto fermo anche nei progetti – e relative realizzazioni – che riguardano la costruzione di quelle che vengono comunemente indicate come case popolari: è con questo approccio alle problematiche dell’edilizia sostenibile che il comune di Capannori (Lucca) ha annunciato l’inaugurazione di alcuni nuovi alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, presentati come il primo esempio in Toscana di bioarchitettura applicata alle case ERP.

Nella costruzione dell’edificio - inaugurato la scorsa settimana in località Marlia – sono stati utilizzati materiali ecocompatibili (completamente assenti solventi chimici o isolanti sintetici) e, nella progettazione, particolare attenzione è stata rivolta all’efficienza energetica e alla tutela dell’equilibrio con il territorio. Strutturalmente, gli alloggi sono situati in un edificio a schiera, composto da cinque appartamenti, due dei quali interamente al piano terra e tre dislocati fra piano terra e primo piano. In tale configurazione è stato possibile legare ad ogni unità abitativa (tre con superficie di circa 75 metri quadrati, due di 60 metri quadrati) un giardino ad uso esclusivo e due posti auto.

La struttura portante antisismica è stata realizzata con legno certificato, proveniente da foreste che vengono rimboschite. Per quanto riguarda il riscaldamento, invece, è stato realizzato un impianto di tipo geotermico con pannelli radianti a pavimento. L’acqua calda è prodotta da pannelli solari posti sul tetto per più del 50 per cento del fabbisogno annuo. L’integrazione avviene tramite una caldaia, con potenzialità 34 kW.

In virtù di queste caratteristiche è stato possibile certificare i nuovi alloggi in classe energetica A+: “Ciò significa – spiegano dal comune di Capannori – che gli appartamenti ‘consumano’ meno di 23,48kWh/m2 all’anno contro i circa 160 kWh/m2 della media delle abitazioni italiane. Il loro fabbisogno energetico, in pratica, risulta più di sei volte inferiore a quello medio”.

La realizzazione dell’edificio ha beneficiato di un finanziamento di circa 900.000 euro dalla Regione Toscana. “Quest’opera è molto importante per il territorio – ha osservato il sindaco Giorgio Del Ghingaro – perché dimostra che si possono coniugare le necessità dei cittadini con le buone pratiche ambientali”.

Primo progetto pilota in regione, quello delle case popolari di Capannori sarà seguito da altre realizzazioni di edilizia sostenibile: “A Firenze – ha sottolineato l’assessore regionale al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca - è in fase di avvio la realizzazione di una palazzina a sei piani, seguendo gli stessi canoni costruttivi. Un altro vantaggio è che questo tipo di abitazioni possono essere costruite in metà tempo rispetto a quelle tradizionali”.

Il progetto relativo al capoluogo toscano – dove un mese fa è stato inaugurato un fabbricato con venti alloggi ad alta efficienza energetica – riguarda un edificio residenziale di sei piani con 39 alloggi, che verrà realizzato interamente con pannelli in legno realizzati con il sistema X-LAM (pannelli lamellari di legno massiccio a strati incrociati) e per il quale si prevedono costi intorno ai 7 milioni di euro.

L’impegno economico è comparabile a quello comportato da una costruzione in calcestruzzo armato, ma con benefici nettamente superiori, e non solo in termini di sostenibilità: la struttura del progetto fiorentino – realizzato in zona sismica – ha tutte le carte in regola per garantire all’edificio un’adeguata resistenza in caso di fenomeni tellurici, come dimostrato dal prototipo del CNR-IVALSA (Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree), una costruzione in legno di sette piani alta 23,5 metri posta sulla piattaforma sismica di Kobe che è stata in grado di superare la simulazione del terremoto di magnitudo 7,2 che nel 1995 ha colpito la cittadina giapponese.


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L'autore

Dario Bonacina

Tecnico informatico, è collaboratore di alcune aziende industriali e si interessa di Internet e di tecnologia, con riguardo al loro impatto a livello economico e sociale, nonché di comunicazione e telecomunicazioni. E' autore di servizi e articoli per varie testate, emittenti radiofoniche e siti di informazione tecnologica.


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