Legno, comfort, high tech: la prima casa ecolife è di Rubner

La prima casa che vede applicato il sigillo di qualità ClimAbita ecolife home, che certifica la sostenibilità edilizia per edifici prefabbricati in legno è di Rubner. È un nuovo primato per il marchio storico delle abitazioni in legno che proprio quest’anno celebra i suoi 50 anni di attività.

E lo festeggia nel migliore dei modi: ossia potendo contare su un nuovo, importante riconoscimento della sua filosofia, che coniuga qualità abitativa ed eco sostenibilità, e che riscuote sempre più consensi a livello commerciale. L’amministratore delegato di Rubner Haus ha fatto sapere che il fatturato 2013 è cresciuto del 10% rispetto al 2012. «E abbiamo 400 case da consegnare in Italia», sottolinea con giustificato orgoglio.

Ma veniamo alla “casa Webhofer”, com’è stata battezzata: è stata realizzata in Alto Adige, precisamente a San Candido (Bolzano), in Val Pusteria, a poco meno di 1200 metri di altitudine. Strutturata su 3 piani (11,65 x 6,7 x 9 m), ha una superficie lorda di 205 metri quadri, è classificata come Casaclima A (ossia meno di 30kwh/m2a). è costituita da due blocchi in legno e uno in muratura.

A livello tecnologico, dispone di un sistema a ventilazione meccanica controllata Hoval e di un “cuore” high tech costituito dal sistema di domotica KNX, che controlla tutti gli impianti tecnologici a partire dalla stazione meteo al riscaldamento.

L’edificio conta su pareti con struttura a telaio, sistema Residenz, costituite da materiali naturali quali sughero, canapa e fibra di legno.
Una particolarità riguarda il tetto piano, per sfruttare pienamente la volumetria sottostante, costituito da fibra di legno e ricoperto di sassi.

Sulla qualità costruttiva della casa non si discute. Ma quanto tempo ha richiesto la sua costruzione? Dalla posa della prima… trave agli ultimi dettagli sono trascorsi circa 5 mesi. Rapida da costruirsi, efficiente e confortevole, quindi. Ma quanto costa? 400mila euro, 2000 euro a metro quadro. Molto meno che a Milano, in case certamente più “energivore”.