Klimahouse 2014: le ragioni di un successo

A Bolzano qualcosa è cambiato. Nei padiglioni della Fiera che ospitavano l’edizione 2014 del Klimahouse si respirava decisamente un’aria diversa da quella che negli ultimi anni abbiamo tutti quanti subito. La crisi non è finita ma i temi della green economy sono diventati la strategia per cominciare a riprendersi. È anche questo il motivo del particolare successo di questa manifestazione, arrivata al nono anno e che ormai è diventata un appuntamento fisso non solo per il territorio altoatesino.

Klimahouse infatti capitalizza anche la sua extraterritorialità, la sua volontà di essersi voluta spostare, di essere diventata evento itinerante da Roma all’Umbria, da Bari a – fra poche settimane – Firenze.

E proprio per questo, scherzando durante un’intervista con il suo direttore, Reinhold Marsoner , si diceva che su Klimahouse non tramonta mai il sole.

Qui imprenditori e amministrazioni, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno cominciato a tirarsi su le maniche e da un settore, quello edile, che sembrava il più colpito dalla crisi degli ultimi anni.

Per qualcuno si tratta dell’effetto degli incentivi di Stato che certo non possono essere ignorati, ma la trasformazione è strutturale.

Come quella macchina straordinaria, presentata in fiera dall’istituto Fraunhofer, che frammenta i materiali compositi, rifiuti dell’edilizia, e li restituisci alla filiera del riuso e del riciclo.

Nelle numerose interviste che abbiamo fatto (e che trovate sul nostro canale youtube) scienziati, esperti di settore, industriali e commerciali hanno offerto uno spaccato di un’Italia che, più che resistere, reagisce!

La capacità di trasformare gli svantaggi in vantaggi. Come quella ditta che ha industrializzato i sistemi per raccogliere la pioggia e riutilizzarla in casa o nei condomini.

Con tanto interesse da parte dei visitatori, anche persone comuni o studenti che, per esempio, hanno fatto la fila per farsi consigliare dagli esperti dell’agenzia CasaClima.

Clima di festa, per alcuni, come la Rubner che ha compiuto i suoi 50 anni in diretta dai nostri microfoni e che si appresta a fare un giro d’Italia nel segno del rinnovato interesse per le case in legno.

E da Klimahouse parte anche il nostro personale tifo per Chiara Tonelli e Gabriele Bellingeri che hanno presentato Rhome, il progetto di bioedilizia che concorrerà alle olimpiadi della casa ecologica di Versailles, quel Solar Decathlon a cui nel 2013 ci hanno fatti arrivare primi, come Italia, in sostenibilità e comunque terzi sul podio olimpico generale.

Una manifestazione di cui andare fieri in cui capisci che tutti si sono dati da fare con entusiasmo e nessuno si è voluto tirare indietro. Un po’ come abbiamo fatto noi di Tekneco che, con uno stand in grande spolvero trasformato in studio televisivo, una regia mobile, due giornalisti presenti in fiera, più altri due in “remoto”, un regista, un montatore e due cameramen abbiamo animato e informato sia i visitatori (i padiglioni avevano le nostre dirette in onda a ciclo continuo) che il pubblico da casa.

Nella certezza di essere stati seguiti con pazienza e ci auguriamo con piacere, perché raccontare una fiera così ricca sappiamo che le parole non bastano e per questo abbiamo portato la nostra tv. Il prossimo appuntamento è per Klimahouse Toscana, alla Stazione Leopolda di Firenze, dal 28 al 30 marzo. Noi saremo lì. E qui sui vostri pc, tablet o smartphone!