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Paola Marella racconta le sue scelte green | Tekneco

Paola Marella racconta le sue scelte green

La nota conduttrice su Real Time di "Vendo casa" tra bioedilizia e soluzioni per l'architettura sostenibile

Scritto da il 30 maggio 2011 alle 9:03 | 0 commenti

Paola Marella racconta le sue scelte green

Bioedilizia, raccolta differenziata e fonti energetiche rinnovabili? In Italia sono ancora miraggi. Mancano cultura, sensibilità e misure ad hoc da parte delle amministrazioni pubbliche. Parola di Paola Marella, agente immobiliare e conduttrice della trasmissione televisiva “Cerco casa disperatamente”, in onda su Real Time.

Secondo lei, visti gli indubbi progressi compiuti negli ultimi anni, la vita sostenibile nel nostro Paese è ancora un lusso per pochi o piano piano si sta trasformando in fenomeno di massa?

“Purtroppo temo che condurre una vita realmente sostenibile sia ancora un lusso per pochi eletti. Anche se la tendenza è sempre più quella di procedere, dove sia possibile dal punto di vista economico, di procedere con continue innovazioni. In ogni caso, dalla bioedilizia alle energie rinnovabili, siamo di fronte a fenomeni ancora poco conosciuti”.

 Nella sua vita come nel suo lavoro, le capita mai di fare scelte “green”?

“Nella mia quotidianità mi sforzo, in tutti i modi che mi sono possibili, di riciclare e di ridurre al minimo sprechi e consumi. Per esempio se bevo da una bottiglia di plastica o leggo un quotidiano, li porto a casa per gettarli nella raccolta differenziata piuttosto che abbandonarli in un cestino pubblico. Sono attenta a tutto quello che si può fare, anche nel piccolissimo. E cerco di portare questi valori nella mia famiglia, insegnandoli a mio figlio. Ci credo davvero tanto nel rispetto dell’ambiente e sono convinta che se non staremo attenti, in futuro pagheremo uno scotto molto alto”.

 A proposito di scelte sostenibili, possiede un’auto elettrica?

“Purtroppo no. Ancora non ne abbiamo comprata una nella nostra famiglia”.

 E allora che fa per rispettare l’ambiente sotto il profilo della mobilità?

“Uso tantissimo la bicicletta, nonostante in città sia molto pericoloso. E poi tutte le volte in cui mi è possibile cammino a piedi. Se non avessi problemi di tempo andrei ovunque passeggiando. Inoltre, uso abbastanza spesso i mezzi pubblici”.

 E per quanto riguarda i sistemi domotici, ha mai pensato di installarli a casa sua?

“A dire il vero ci ho pensato, ma non è possibile perché vivo in un’abitazione vecchia e in affitto. Installare questi apparecchi sarebbe troppo costoso in un appartamento che non è di proprietà”.

 Passando ai pannelli solari o altre fonti di energia rinnovabile, ne possiede qualcuna?

“Il mio appartamento non permette di installare pannelli solari. La stessa cosa succede nella casa al mare di mia suocera: è inserita in un condominio che per motivi di spazio non consente scelte di questo tipo”.

 Nella sua trasmissione lei vende e poi ristruttura appartamenti. Lo fa pensando in modo green?

“In realtà le nostre ristrutturazioni sono molto semplici: colori, pareti di cartongesso, applicazione di resine sul pavimento. Non possiamo intervenire sulle strutture, quindi grosse rivoluzioni non ne facciamo”.

 Fra raccolta differenziata e rispetto dell’ambiente qualcosa in questi anni è stata fatta. Secondo lei è sufficiente?

“Credo di no. Inorridisco tutte le volte in cui per strada vedo qualcuno gettare bottiglie di plastica o fogli di carta nei cestini pubblici senza preoccuparsi di differenziarli. Penso che molta strada debba essere ancora compiuta in questo senso”.

 All’Italia cosa manca per diventare un vero Paese europeo da questo punto di vista?

“Manca davvero molto. Milano, per esempio, è una città in cui non si respira. E L’ecopass non è servito quasi a nulla. Quando ci sono livelli troppo alti di inquinamento bisognerebbe fermare le auto senza preoccuparsi di alcun interesse economico”.

 Occorre cambiare qualcosa nella nostra cultura?

“Assolutamente sì. Basta guardarsi intorno per capirlo. Dovremmo cominciare a pensare seriamente che proteggere l’ambiente adesso è una scelta indispensabile per mettere al sicuro i nostri figli e le generazioni future. Come fare a inculcarlo nei cittadini? Bisognerebbe cominciare a scuola e in famiglia. Solo così i nostri ragazzi potranno capire l’importanza di questi temi.


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L'autore

Daniela Uva

Giornalista pugliese, vive fra Bari e Milano e si occupa di cronaca, tecnologia e temi legati all'ambiente.


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