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A scuola di edilizia sostenibile

E’ partita la seconda edizione del Progetto Nauta: 50 studenti alle prese con la costruzione di un modulo di edificio green

Scritto da il 17 gennaio 2012 alle 8:10 | 0 commenti

A scuola di edilizia sostenibile

In Trentino i futuri esperti di edilizia sostenibile si formano sui banchi di scuola. E’ partita infatti la seconda edizione del Progetto Nauta, un’iniziativa di orientamento unica nel suo genere che coinvolge 50 studenti dell’ultimo anno di due istituti tecnici, quello di Fiera di Primiero e l’Istituto “Giacomo Floriani” di Riva del Garda. Il focus è appunto l’edilizia sostenibile: i ragazzi dovranno realizzare un modulo di edificio green in scala dimostrando di aver appreso i concetti del costruire sostenibile, con particolare attenzione alla certificazione energetica LEED e alla nuova certificazione ARCA per l’edilizia in legno.

Coinvolte Università e aziende

Il progetto è finanziato da Fondazione Caritro e si svolge in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento e quella di Architettura dell’Università IUAV di Venezia. Ma coinvolge attivamente anche le aziende, come E.S.C.o Primiero, socia di Habitech (Distretto Tecnologico Trentino per l’energia e l’ambiente), e Consorzio ARCA, che si occupa di edifici in legno, che forniranno i materiali e i supporti per la costruzione dei moduli.

“L’iniziativa si sviluppa attraverso sessioni di approfondimento teorico con i referenti delle Università e del Distretto, la prima si è svolta a dicembre e la prossima si terrà a febbraio”, spiega Luigi Boso, coordinatore del progetto e socio di Habitech e di Esco Primiero. “Tra un workshop e l’altro i ragazzi lavorano al modello, che dovrà essere ultimato per aprile. L’edificio, di 2 metri per 2, dovrà rispettare tutti i protocolli per le produzioni sostenibili, dalle varie certificazioni fino al corretto smaltimento dei materiali usati”.

L’obiettivo è duplice: sia formativo che orientativo. “Esiste uno scollamento tra il curriculum teorico e quello che si fa poi nel mondo del lavoro, per questo vogliamo dare agli studenti la possibilità di fare esperienze di progettazione reale e di collaborazione con le aziende”, aggiunge Boso. “L’altro scopo è fare orientamento verso le università in modo che i ragazzi facciano la scelta giusta”. I modelli realizzati dalle due classi, oltre a rientrare nella valutazione in sede di esame di maturità, saranno esposti all’esterno delle scuole e presentati in fiere ed eventi di settore.

 


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L'autore

Roberta Pizzolante

Giornalista pubblicista dal 2005 e scrive di scienza, ambiente, energia, diritti umani e questioni etiche e sociali. Salentina di nascita, romana d’adozione, è laureata in Sociologia e ha un master in “Le scienze della vita nel giornalismo e nei rapporti politico-istituzionali” conseguito alla Sapienza. Fa parte della redazione di Galileo e Sapere e collabora con Le Scienze, Mente & Cervello, Terre di Mezzo street Magazine.


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