certificazione green
Un marchio verde per il successo
Secondo i dati dell'Annuario ambientale dell'Ispra, crescono le certificazioni ambientali in Italia: Iso, Emas ed Ecolabel
Secondo il sondaggio Eurobarometro il 72% degli europei è disposto a spendere di più per acquistare prodotti più verdi. E, di questi, il 60% degli italiani si dice fiducioso delle informazioni ambientali sulle etichette. Sarà anche per questo che scorrendo i dati del recentissimo Annuario dei dati ambientali di Ispra si evince che le certificazioni ambientali in Italia sono in crescita.
Sempre più aziende, per esempio, investono nel marchio Ecolabel, creato nel 1992 in ambito Ue quale sistema di certificazione volontaria per prodotti realizzati col minore impatto ambientale possibile. In Italia, dal 1998 a dicembre 2010, sono state rilasciate 245 licenze Ecolabel UE per un totale di 8.982 prodotti-servizi etichettati, distribuiti in 15 grandi gruppi, dove il settore turistico (137 licenze) domina. Seguono, poi, i “detergenti multiuso e per servizi sanitari” (22 licenze) e dai “detersivi per piatti” con 13 licenze.
Un flessione, ammette il rapporto Ispra, però c’è stata: nel 2010 infatti sono entrate in vigore nuove norme che hanno richiesto un rinnovo dei contratti d’uso del marchio, creando un rallentamento nei ritmi delle richieste. Che si immagina riprendano a salire già da quest’anno.
Per quanto riguarda il marchio Emas, ovvero il sistema comunitario di ecogestione e audit (Emas, Eco-Management and Audit Scheme), anche questo a gestione volontaria, destinato a migliorare l’ambiente e a fornire alle organizzazioni, alle autorità di controllo e ai consumatori uno strumento di valutazione e gestione dell’impatto ambientale di una organizzazione, il numero delle organizzazioni registrate, dal 2010 al 2011, è passato da 1.080 a 1.136, mentre il numero totale delle registrazioni effettuate, nello stesso periodo, è passato da 1.263 a 1.375.
Infine, la certificazione UNI-EN-ISO 14001, che è da ricondurre principalmente a: prevenzione o riduzione degli impatti ambientali; riduzione di utilizzo di materie prime ed energia implicati nei processi aziendali; riduzione di emissioni o rifiuti; miglioramento delle prestazioni ambientali attraverso obiettivi gestionali e/o tecnologici e impiantistici.
Secondo l’Annuario, anche il numero delle organizzazioni certificate ISO 14001 è in crescita avendo raggiunto, a ottobre 2011, 15.039 unità, rispetto alle 14.013 del 2010 e alle 12.464 del 2009. I primi dieci settori con la più alta concentrazione di certificazioni ISO 14001 sono stati: servizi pubblici; servizi professionali d’impresa, della produzione e distribuzione di energia elettrica; imprese di costruzione, installatori di impianti e servizi; metalli e loro leghe, fabbricazione di prodotti in metallo; trasporti, magazzinaggi e comunicazioni; commercio all’ingrosso, al dettaglio e intermediari del commercio; industrie alimentari, delle bevande e del tabacco; macchine elettriche e apparecchiature elettriche e ottiche e Pubblica amministrazione.
Condividi
Tag
L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...