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Il Ministero dell’Ambiente punta sulla mobilità Green | Tekneco

Mobilità sostenibile

Il Ministero dell’Ambiente punta sulla mobilità Green

Ecco i fondi per finanziare progetti di sharing, ciclabili e buone pratiche di mobilità green

Scritto da il 22 luglio 2016 alle 11:00 | 0 commenti

Il Ministero dell’Ambiente punta sulla mobilità Green

Incentivare la share mobility, le corsie ciclabili e i progetti volti a ridurre il traffico in particolar modo per i tragitti e le aree di spostamento di studenti e lavoratori. È l’obiettivo del decreto firmato dal Ministro Gian Luca Galletti il 21 luglio attraverso cui mette a bando 35 milioni di euro rivolto agli enti locali, con priorità a quei comuni che abbiano sforato i livelli di polveri sottili fissati dalla UE. Priorità per il decreto è infatti il miglioramento della qualità dell’aria.

I fondi derivano dagli stanziamenti del Collegato Ambientale per il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile. L’obiettivo è favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro con modalità di trasporto sostenibili, facendo così “concorrenza” al trasporto privato e al “passeggero unico”, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei di riduzione delle emissioni di gas serra e inquinanti derivanti dal settore dei trasporti. “Entriamo nella fase attuativa – ha spiegato il ministro Galletti – di una delle misure strategiche messe in campo per realizzare quella programmazione nel contrasto all’inquinamento delle città che è a lungo mancata”.

Tra gli interventi finanziabili – come si legge nel decreto – ci sono i servizi e le infrastrutture di mobilità collettiva e condivisa a basse emissioni, come il car pooling, il car e bike sharing, ma anche ‘bike to work’, ‘bicibus’, ‘piedibus’ e infomobilità. Verranno poi valutati progetti per la realizzazione di percorsi protetti, tra cui le corsie ciclabili e le ‘zone 30’, come quelli che prevedono la riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta in prossimità di istituti scolastici, università e sedi di lavoro. Altre proposte finanziabili sono poi le uscite didattiche e spostamenti durante l’orario di lavoro per motivi di servizio con mezzi di trasporto a basse emissioni, i progetti di formazione ed educazione di sicurezza stradale e di guida ecologica, cosi come quelli che prevedono la cessione a titolo gratuito di ‘buoni mobilità’ (sostenibile, ndr) o agevolazioni per studenti e lavoratori che nei tragitti casa-scuola e casa-lavoro vogliano usare modalità di trasporto sostenibile. I criteri di assegnazione e valutazione dei punteggi sono: la qualità dell’intervento, dunque innanzitutto la fattibilità e la copertura finanziaria, i benefici ambientali che è in grado di apportare, il livello di integrazione con altre azioni sul territorio, il grado di innovazione, la presenza di una pianificazione dei trasporti e di iniziative di mobility management all’interno dell’amministrazione. I 35 milioni di euro potranno essere stanziati a progetti di enti locali riferiti a un ambito territoriale con popolazione superiore a centomila abitanti. A parità di valutazione saranno finanziati prioritariamente i progetti nei Comuni in cui si sia verificato nel 2015 un superamento dei limiti di legge di PM10 e NOx e in cui si sia adottato il Piano Urbano della Mobilità, cosi come per i Comuni che abbiano aderito ad accordi territoriali di contenimento dell’inquinamento atmosferico da fonti mobili.

Avanti tutta con i progetti di mobilità!

 

 


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L'autore

Letizia Palmisano

Giornalista dal 2009, esperta di tematiche ambientali e “green” e social media manager. Collabora con alcune delle principali testate eco e scrive sul suo blog letiziapalmisano.it. È consulente sulla comunicazione 2.0 di aziende ed eventi green e docente di social media marketing. In 3 aggettivi: ecologista, netizen e locavora (quando si può).


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