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Sistema mobilità sostenibile

Mobilità sostenibile: in arrivo 35 milioni per i comuni

A settembre il bando per progetti di mobilità sostenibile per gli spostamenti pendolari

Scritto da il 13 luglio 2016 alle 10:00 | 0 commenti

Mobilità sostenibile: in arrivo 35 milioni per i comuni

35 milioni di Euro. Questo lo stanziamento per progetti finalizzati alla promozione della mobilità sostenibile per gli spostamenti pendolari: ne hanno parlato il Ministro dell’Ambiente Galletti e il Ministro per le Infrastrutture Delrio in occasione della II Conferenza nazionale sulla Mobilità Sostenibile, svoltasi a Catania l’8 e 9 luglio scorso. “Abbiamo 35 milioni di euro per finanziare progetti casa-lavoro e casa-scuola. Possiamo partire con la gara a settembre per chiudere entro la fine dell’anno –ha dichiarato il Ministro Galletti – Abbiamo i fondi, i Comuni devono presentare i progetti, noi li invitiamo a farlo. Io faccio i bandi, loro vengano a prendere questi soldi e li spendano subito, anche perché non c’è più un problema di risorse, ma di muoversi: gli enti locali devono venire a prendersi i soldi”. Il programma ha già ottenuto il via libera della Conferenza Unificata e delle Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici del Senato, nella forma di un decreto attuativo del Collegato Ambientale. Dovrà poi essere pubblicato un bando pubblico, a cura del Ministero dell’Ambiente.

I progetti dovranno essere presentati da uno o più enti locali, con una popolazione di riferimento superiore ai 100.000 abitanti: potranno essere finanziate iniziative di car-pooling, car-sharing, bike-pooling, bike-sharing, piedi bus, percorsi protetti per gli spostamenti tra casa e scuola a piedi o in bicicletta, programmi di educazione alla sicurezza stradale e di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità di istituti scolastici o delle sedi di lavoro.

Secondo il Ministro Delrio, “il primo obiettivo è diventare un Paese più europeo dove diminuisce l’uso dell’auto privata ma per poter ottenere questo obiettivo dobbiamo occuparci non solo di traffico ma della qualità della vita nelle città. I cittadini usano l’auto privata perché non ci sono mezzi, quindi il primo obiettivo è recuperare una pianificazione che riduca il gap sulle infrastrutture per la mobilità collettiva”.

La richiesta dei cittadini rispetto a una mobilità più sostenibile è anche confermata da una ricerca “Gli stili di mobilità degli italiani: il percorso (lento) verso la sostenibilità” realizzata dall’area Studi dell’Anci, in cui emergono i dati dei censimenti Istat 2001 e 2011, sulla mobilità urbana 2014 e i numeri dell’Osservatorio Audimob 2014 dell’Isfort. E il titolo non potrebbe essere più azzeccato.

Infatti, ogni giorno sono 1,8 milioni i pendolari che raggiungono le città ogni giorno, per recarsi al lavoro o per motivi di studio: nelle città metropolitane il 65,9% si muove ancora prevalentemente in auto, mentre il 19,2% a piedi o in bici e il 12,4% con i mezzi pubblici. Il maggior numero di vetture circolanti per lavoro e studio lo troviamo a Roma dove girano ogni giorno 572.971 vetture che trasportano 767.372 persone, per una media di 1,34 passeggeri per auto. Segue Milano dove la media di persone trasportate dalle 268.282 vetture circolanti scende fino a 1,26 passeggeri per auto; al terzo posto Torino, con 199.848 auto e 1,26 persone per vettura. Dalla ricerca Anci emerge quindi che circa due terzi dei veicoli circolanti nelle città metropolitane, per un totale di oltre 1,2 milioni di vetture, si muove con il solo conducente a bordo.

Eppure qualcosa (lentamente) si muove: la diminuzione degli spostamenti con auto e moto private è del 4% in due anni. In tema di qualità dell’ambiente urbano, il valore di soglia è stato superato in molte città, ma con una tendenza a un minore sforamento dei parametri. A Milano la percentuale più alta dei cittadini, del 44,2%, che usano di più i mezzi pubblici per gli spostamenti quotidiani, seguita da Napoli con il 35,1%, Genova con il 34% e Roma al 29,9%. Un aumento in contrasto con l’offerta di trasporto pubblico, in diminuzione, del 7,6% a livello nazionale nelle città: a diminuire sono i chilometri per abitante, con una variazione tra il 2011 e il 2014 arriva al -21% a Torino, -17,9% a Catania e -14,8% a Roma; aumentano invece a Cagliari, con un +18,4% e Messina, +5,2%. In clamoroso calo le immatricolazioni: dal mezzo milione del 2000 alle 260.000 del 2015.

La tendenza rispetto all’uso di bicicletta o di spostamenti a piedi, invece, è in deciso aumento, con un +12,7% tra il 2001 e il 2011. L’aumento più consistente è a Firenze (+45%), seguita da Bologna (32%) e Torino (+17%). In crescita anche le piste ciclabili, che passano dai 689 chilometri del 2008 ai quasi 1000 del 2014 con un incremento di 305 chilometri: l’incremento più consistente è registrato a Roma, seguita da Milano e Torino. Infine, in forte sviluppo è la rete di car sharing, che ha raggiunto quasi 3.200 vetture con ben 680mila clienti registrati, per un totale di 90 milioni di chilometri percorsi complessivamente dalle macchine.


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