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Dissesto idrogeologico, il piano del Governo
In un’Italia in piena emergenza, a Roma sono andati in scena gli Stati Generali contro il dissesto idrogeologico. Ecco il piano dell’Esecutivo
Ancora pioggia, ancora sciagure, ancora dissesti. L’Italia assiste ancora una volta all’ennesima cronaca disastrosa fatta di alluvioni, frane, morte e distruzione. C’è un problema che permane: la criticità idrogeologica del nostro Paese.
Per cercare di correre ai ripari in modo coordinato, il Governo ha voluto presentare il suo piano: l’occasione è stato l’evento a Roma, presso la Camera dei Deputati, denominato “Fuori dal fango! gli Stati Generali contro il dissesto idrogeologico”.
Un’iniziativa voluta da Erasmo d’Angelis, capo struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche di Palazzo Chigi, #italiasicura, il cui obiettivo è stato quello di “riunire nella stessa sala tutti gli enti, le amministrazioni e le associazioni impegnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e alluvioni. Protezione Civile, Ministeri, Regioni, Comuni, associazioni e volontariato di protezione civile lavoreranno su progetti concreti e per presentare il nuovo modello di lavoro, le nuove normative e gli strumenti per eliminare ritardi, inerzie e incuria e far partire finalmente la più urgente delle opere pubbliche: la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico”.
Nell’occasione è stato presentato, come detto, il Piano nazionale 2015-20 per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione: «un Piano concreto», come lo ha definito il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, che ha messo sul tavolo le cifre: «7 miliardi in 7 anni per sicurezza cittadini e territorio». Più in particolare, 5 miliardi proverranno dai fondi strutturali europei e 2 miliardi dal cofinanziamento delle Regioni. Per quanto riguarda i lavori, nei primi mesi del 2015 saranno avviati 659 cantieri per una spesa totale di 1,96 miliardi.
Ora si spera che ai proclami si passi ai fatti: perché l’Italia vive un’emergenza costante, con un territorio costituito per il 9,8% da zone ad alta criticità idrogeologica, del quale per il 6,8% coinvolge direttamente centri urbani, infrastrutture, aree produttive…
Cambiare qualcosa e subito è fondamentale, perché per anni non si è fatto niente, o comunque troppo poco: è stato lo stesso capo della Protezione civile, Franco Gabrielli a ribadirlo sempre stamane in occasione degli Stati Generali, affermando che sulla messa in sicurezza del territorio «abbiamo perso vent’anni per la strada». Malgrado la situazione non ci si è fermati a cementificare quanto si poteva: parlano chiaro i dati relativi al consumo di suolo che (dati Ispra) nel 2012 ha visto ricoperti, negli ultimi 3 anni, altri 720 kmq, +0,3% in più rispetto al 2009. “Nonostante la crisi, è ancora record” era stato il commento dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Occorre prendere provvedimenti anche contro un malcostume italiano, quello dei condoni edilizi, considerati dal ministro Galletti come « tentati omicidi alla tutela del territorio», affermandolo sempre oggi e dichiarando che «In questo paese non ci saranno mai più condoni edilizi». Speriamo…
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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geol eliseo ziccardi
scrive il 19 novembre 2014 alle ore 11:32
Vorrei ricordare che il medico della terra è il Geologo - la presenza ed il parere del geologo è propedeutico a qualsiasi intervento di sistemazione idrogeologica - questo tanto per precisare che molti disastri sono imputabili proprio all'assenza del geologo voluta da settori tecnici di potere i quali con la presenza del geologo non potrebbero attuare progetti da ritenersi " follia ". - geol eliseo ziccardi ( 50 anni di attività professionale e tante esperienze da raccontare agli " Stati Generali " )