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Territorio

Fare cassa con l’ambiente

Si vuole fare ancora cassa con lo sfruttamento indiscriminato dell'ambiente. Oneri d'urbanizzazione usati ancora per un anno per la spesa corrente

Scritto da il 02 dicembre 2014 alle 9:00 | 0 commenti

Fare cassa con l’ambiente

Se con il territorio si fa cassa non ci si deve stupire, poi, che il dissesto idrogeologico aumenti. All’interno della legge di Stabilità, infatti, si trova un emendamento che proroga per tutto il prossimo anno la possibilità per i comuni d’usare il 50% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La cosa potrebbe sembrare un tecnicismo, ma non è così per due motivi. Il primo è che si continua a utilizzare lo sfruttamento dell’ambiente per esigenze di cassa, cosa che incrementa il rilascio di licenze edilizie al solo scopo di far cassa, mentre il secondo è che la qualità delle opere d’urbanizzazione sarà inferiore, adottando magari il meccanismo del massimo ribasso, rendendole più vulnerabili agli eventi estremi, come dimostra il recente alluvione di Carrara dove ha ceduto un argine realizzato da pochi anni.

«Si tratta di un grave errore – ha detto Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – che ci auguriamo il Parlamento corregga al più presto. Perché non è questa la risposta ai problemi di cassa delle amministrazioni locali, né alla crisi del settore edilizio, mentre potrebbero essere molto gravi le ripercussioni del provvedimento sull’ambiente e il territorio già martoriato da una cementificazione selvaggia».

Secondo l’associazione ambientalista l’emendamento rappresenta un pericoloso incentivo ad accordare lottizzazioni edilizie per ripianare i bilanci comunali e contraddice ciò che previsto nel disegno di legge che è fermo in parlamento sul consumo del suolo e che vieta l’impiego degli oneri d’urbanizzazione nella spesa corrente, proprio per arginare questo utilizzo improprio che innesca delle vere e proprie “bombe di cemento” nell’ambiente.

«I ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, Maurizio Martina e Gian Luca Galletti, sono recentemente intervenuti a sottolineare l’impegno del governo contro il consumo di suolo – prosegue Cogliati Dezza – ci auguriamo che intervengano quanto prima a restituire coerenza alle proposte del governo».

Gli oneri d’urbanizzazione in Italia,oltretutto, sono anche tra i più bassi d’Europa. A Milano sono tra il 5 e l’8% e a Roma tra il 3 e il 7%, mentre in Germania, a Monaco di Baviera, partono dal 30% del valore del costruito. Poichè gli oneri d’urbanizzazione sono quelli che servono per i servizi, per la sicurezza dei territori e più in generale per l’ambiente, ecco spiegata la differenza tra Italia e il resto d’Europa per quanto riguarda la difesa del suolo e i servizi. E si tratta di un quadro incompleto e che peggiorerà, visto che si contano sulle dita di una mano i comuni che iniziano a pensare all’adattamento ai cambiamenti climatici.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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