Ambiente e territorio
Dal governo uno stop al consumo di suolo
Governo Monti: negli ultimi 40 anni è stata cementificata un’area pari all'estensione di tre regioni ma adesso si frena
Avrà forse ascoltato il grido di dolore che le associazioni ambientaliste (si veda per esempio l’ampio dossier Realizzato da Wwf Italia e Fai “Terra rubata”) vanno lanciando, purtroppo inascoltate, da anni o forse avrà dato un’occhiata appena fuori le mura della città di Roma dover il governo italiana risiede, ma fatto sta che contro il consumo di suolo questa volta è sceso in campo persino Monti con il ddl quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo.
«Negli ultimi 40 anni è stata cementificata un’area pari all’estensione di Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna: un fenomeno di proporzioni sempre più preoccupanti» ha infatti spiegato il premier presentando il decreto che dovrà salvaguardare il nostro territorio. Delle «molteplici le ricadute negative a cui questo provvedimento vuol porre fine – ha aggiunto Monti – la prima è senza dubbio la perdita di superficie agricola e la conseguente riduzione della produzione, che impedisce al Paese di soddisfare completamente il fabbisogno alimentare nazionale e aumenta la dipendenza dall’estero».
Preoccupazione soprattutto alle zone rurali più cementificate perché « risultano essere le più fertili, come la Pianura padana» e per gli «effetti negativi sul paesaggio, sul turismo, oltre a minare la sicurezza dei territori incidendo sull’assetto idrogeologico».
«Il provvedimento – ha concluso il Presidente del consiglio – mira anzitutto a garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificate o edificabili, ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo delle zone già urbanizzate» con lo scopo di poter gestire il territorio e contribuire «a diminuire il rischio di dissesti idrogeologici».
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L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
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