sistema ambiente
L’editoria è sempre più green
Centolibri per l’ambiente 2016: ecco le novità e le curiosità dell’ecoguida che racconta i 100 libri più green dell’anno
Voglia di saperne di più sull’editoria amica dell’ambiente? Vorreste leggere o regalare un libro legato all’ecosostenibilità magari a un bambino e non sapete da dove partire? Un’idea è consultare la guida Centolibri per l’ambiente, un ebook gratuito realizzato da Marina e Ottavia: libraia la prima, esperta di educazione ambientale e turismo sostenibile in Sardegna la seconda, appassionatissime di libri ed ecosostenibilità.
Per saperne di più le abbiamo intervistate:
1) Cosa è Centolibri, quando nasce e a chi è rivolta?
Marina: Centolibri nasce circa cinque anni fa dalla nostra comune passione per i libri e per l’ambiente. Eravamo legate da un rapporto di lavoro che presto si è trasformato in un’amicizia e in un progetto: siamo proprio una coppia di fatto e Centolibri è la nostra figliola! Ci interessava parlare di ambiente e sostenibilità ai giovani e giovanissimi ma anche ai loro “educatori”.
Ottavia: Marina, titolare della Libreria Edumondo, mi aveva affidato una selezione di libri sulle tematiche ambientali per arricchire gli scaffali della Libreria. Ne avevo selezionato con accuratezza diverse decine, badando anche al luogo di stampa e alla carta utilizzata e con Marina abbiamo presto pensato di farne una vera pubblicazione. Insomma, quella che all’inizio era una “semplice” esigenza di esposizione e vendita libri, è diventata presto un vero progetto editoriale a quattro mani che ci impegna durante l’arco di tutto l’anno.
2) Come è cambiata (se è cambiata…) l’editoria dei libri green per bambini
Dalla nostra visuale, possiamo dire che l’editoria per ragazzi, e non solo, è sempre più “green”. È infatti sempre maggiore l’attenzione degli editori, degli autori e delle riviste anche non specificatamente a taglio ambientale per i temi e le ragioni dell’ambiente. Fra le riviste di aggiornamento per i librai dedicate alla letteratura per ragazzi, si può ricordare, per esempio, un recente numero di Liber (il numero 106) tutto dedicato all’educazione e all’ambiente. Abbiamo poi notato che alcune case editrici come, ad esempio, Coccole Books hanno inserito il rispetto per l’ambiente anche nella loro mission e questo è un passo importantissimo!
3) Raccontare messaggi ecosostenibili e coerenza. C’è un modo per sapere se un libro, ad esempio, è stato stampato su carta ecosostenibile?
Ancora oggi è difficile definire con esattezza cosa sia una carta “ecosostenibile”. Valutare il processo di produzione e il prodotto finale (carta) è molto complesso e vi sono diverse correnti di pensiero. Diciamo che abbiamo scelto di “affidarci” alla casa editrice e riportare se dichiara o meno di aver utilizzato carte ecologiche (per esempio FSC) e se ciò viene indicato esplicitamene sul testo. In caso contrario, anche se la carta al tatto a volte può sembrare “ecologica”, la consideriamo non ecologica.
4) Nella selezione parlate di libri ecofobici vs ecoempatici. Cosa intendete dire? A cosa vi riferite?
Questa definizione è strettamente legata all’educazione ambientale e ai diversi approcci che possono essere utilizzati in questo ambito. Semplificando ed estremizzando, diciamo che una corrente di pensiero (ecoempatica) ritiene che con la natura si debba instaurare una forma di “empatia” che in qualche modo arriva pure anche ad “autoeducare” la persona. In questo filone si celebra la forza e la bellezza della natura e l’educazione avviene prevalentemente all’aperto. Il testo di rifermento di questo approccio è il famosissimo (ma fuori catalogo!) “l’ultimo bambino dei boschi” di Richard Louv. Poi ci sono gli approcci ecofobici che purtroppo oggigiorno rappresentano la stragrande maggioranza. Sono approcci più severi, dove l’educazione spesso si svolge in aule chiuse e lontane dall’oggetto della discussione: la natura. Questo metodo utilizza i divieti (non sporcare, non inquinare, il futuro sarà terribile, etc) piuttosto che la positività. Ovviamente, non vogliamo demonizzare questo sistema, ma forse, almeno sul fronte dell’educazione, si può essere più equilibrati e usare toni e argomenti più gioiosi che portino le persone ad innamorarsi del nostro pianeta e a volerlo difendere!
5) A cinque anni dalla prima edizione, la ricerca è sempre a cura vostra o iniziano ad arrivarvi segnalazioni?
Il lavoro di ricerca, selezione, lettura è curato principalmente da noi. Tuttavia, negli ultimi anni, cominciano ad arrivare delle indicazioni importanti soprattutto dalle case editrici. Poi vi sono tutte le segnalazioni che arrivano da lettori sensibili al tema dell’ambiente che seguono il nostro lavoro o dai frequentatori della Libreria. E’ interessante notare che sono sempre di più i genitori che cercano libri che affrontano tematiche ambientali e che si preoccupano del luogo di stampa e della carta utilizzata. Insomma, piano piano qualcosa sembra muoversi!
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L'autore
Letizia Palmisano
Giornalista dal 2009, esperta di tematiche ambientali e “green” e social media manager. Collabora con alcune delle principali testate eco e scrive sul suo blog letiziapalmisano.it. È consulente sulla comunicazione 2.0 di aziende ed eventi green e docente di social media marketing. In 3 aggettivi: ecologista, netizen e locavora (quando si può).
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