Stili di vita ecosostenibili
Mobilità sostenibile, camminare di più fa bene anche all’economia
Domenica 12 ottobre si celebra la Giornata nazionale del Camminare: per riscoprire una modalità davvero sostenibile di muoversi e un volano economico
Photo: Luca Casartelli / Wikipedia
Camminare è la forma di mobilità sostenibile per eccellenza. In più fa bene alla salute. Ed è una modalità sempre più utilizzata per un certo tipo di turismo: già oggi sono svariati milioni gli escursionisti in tutto il mondo.
A tutti coloro che amano muoversi a piedi in Italia è dedicata la Giornata nazionale del Camminare, che si svolgerà domenica 12 ottobre. Si tratta di un evento, ideato e promosso da Federtrek, associazione onlus, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, che ha ricevuto adesioni da diverse città, da Roma a Bari, passando per Milano, Genova, Firenze, Bologna, Reggio Emilia, oltre che numerosi paesi. Tanti gli appuntamenti: solo a Roma e provincia se ne contano 17.
L’evento testimonia la vocazione degli italiani non solo come navigatori (oltre che santi e poeti…) ma come camminatori: secondo una ricerca dell’Osservatorio Linear dei Servizi 6 italiani su 10 (63%) camminano quotidianamente almeno dai 6 ai 60 minuti, un 17% invece supera ogni giorno l’ora di cammino.
Certo, c’è molto da fare per incoraggiare una mobilità più sostenibile, fatta non solo di pedoni, ma anche di chi per spostarsi usa la bici oppure i mezzi pubblici. Dallo stesso sondaggio Linear emerge la richiesta di potenziare i mezzi pubblici di trasporto, almeno secondo il 52% del campione, a seguire poi la richiesta di aumentare le zone pedonali secondo il 45%. C’è poi da considerare che varrebbe la pena di incoraggiare i bambini in età scolare a poter raggiungere la propria scuola in modo sostenibile. Come è emerso dall’ultimo dossier Ecosistema Scuola, sono ancora troppo poche le scuole che garantiscono servizi utili alla diffusione di una mobilità sostenibile. “Meno di un edificio su cento (0,8%) si trova all’interno di aree pedonali, il 4,5% in zone ZTL e solo il 9% in zona 30. Ad oggi si attesta al 12,6% la percentuale nazionale di scuole con percorsi di piste ciclabili e a 6,9% quella di servizi di pedibus e bicibus attivi” segnala Legambiente.
Vale allora la pena di stimolare la voglia dei tanti italiani che amano muoversi pedibus calcantibus: a esempio basti citare il successo crescente che stanno registrando gli itinerari storici, meta non solo di pellegrini ma di escursionisti, uno su tutti la Via Francigena, per restare nei confini nazionali.
Il turismo a piedi (e in bicicletta) è, sicuramente più a livello potenziale, un volano economico e anche occupazionale di rilievo. A livello di enti locali qualcosa si sta muovendo per sostenere chi vuole intraprendere un’attività legata a questo filone: la Regione Liguria ha indetto un bando (da 300mila euro), aperto fino al 31 dicembre 2014, promuovere la riqualificazione dell’offerta per il turismo attivo, escursionistico e cicloturistico, attraverso il sostegno alle micro e piccole e medie imprese che gestiscono strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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