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Via libera alla riforma per le fonti rinnovabili 2020

Approvata la bozza di decreto: autorizzazioni semplificate, rivisti gli incentivi. Obiettivi 2020. Oggi anche nuovo rapporto Enea: rinnovabili +17%

Scritto da il 30 novembre 2010 alle 14:12 | 3 Commenti

Via libera alla riforma per le fonti rinnovabili 2020

Photo: Cadema


Stamane il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza di decreto (prima versione) legislativo elaborato dal Ministero per lo Sviluppo Economico (Mse) per il recepimento della direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 sulle fonti rinnovabili 2020. Si tratta del via libera a quella che sarà una vera e propria riforma in questo settore.

Tra gli obiettivi contenuti nel documento si stabilisce che entro il 2020 il 17% dei consumi lordi finali nazionali (il 10% nel settore dei trasporti) dovrà essere assorbito dalle fonti rinnovabili. In questo modo verranno eliminati i certificati verdi a partire dal 2015 con un periodo transitorio tra il 2011 e il 2015 nel quale gli impianti che produrranno i certificati verdi avranno diritto al ritiro dell’invenduto da parte del Gse ma a un prezzo del 30% inferiore a quello fissato nel 2007.

Tra le novità introdotte dal decreto c’è il limite agli impianti di 1MW sui terreni agricoli e l’introduzione delle tariffe ad asta per gli impianti fino a 5MW. Il procedimento interviene sulle autorizzazioni introducendo una Dia per le rinnovabili denominata  DIRE (denuncia di impianto alimentato da energia rinnovabile) la cui applicazione potrà essere estesa agli impianti fino a 1 MWe.

Nello schema di decreto che modifica e abroga le direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE viene introdotto per la costruzione di nuovi edifici l’obbligo di utilizzare energia da fonte rinnovabile con premi per la cubatura per la realizzazione della struttura. Negli edifici esistenti, se sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, è stato previsto l’obbligo di integrare le rinnovabili.

La bozza dispone che gli impianti elettrici che entreranno in esercizio dopo il 31 dicembre 2012 saranno incentivati con un sistema feed in diversificato per fonte e per scaglioni di potenza per impianti fino a 10 MW mentre al di sopra avranno diritto ad un incentivo assegnato tramite aste al ribasso gestite dal Gse. Il fotovoltaico entrerà in questo regime solo dopo lo scadere del nuovo Conto Energia valido fino alla fine 2013. Tra i punti che più faranno discutere c’è il Titolo V sulla sostenibilità dei biocarburanti e bioliquidi che dal 1 Gennaio 2012 verranno conteggiati per raggiungere gli obiettivi fissati entro il 2020.

Il testo è ancora una bozza e quello sviluppato dall’Mse nella prima versione (scaricabile sopra) è stato leggermente modificato ma nei 39 articoli si pongono le basi per le norme che regolamentano l’uso delle rinnovabili, una vera e propria riforma che definisce obblighi e incentivi utili a sostenere lo sviluppo e l’applicazione della tecnologia per l’utilizzo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Questo provvedimento è stato voluto entro il 5 Dicembre dalla norma comunitaria dell’Unione Europea in tutti gli stati membri e mira a promuovere l’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Successivamente il testo dovrà essere trasmesso all’esame di Conferenza Unificata (con le relative Commissioni) e al Parlamento per poi tornare nel Cdm per il via libera definitivo.

Questo decreto renderà operativa la legge Comunitaria 2009 che con l’articolo 17 semplificava e definiva i criteri delle autorizzazioni in materia di impianti di fonti rinnovabili fino a 1MWe che fino ad ora avvenivano attraverso il ricorso alla DIA e alle procedure del DLgs 387/2003.

Nel decreto viene anche specificato che il Gse dovrà creare un portale informativo che avrà il compito di organizzare e gestire il sistema di monitoraggio statistico dello stato di sviluppo delle rinnovabili generando i dati necessari a verificare il raggiungimento degli obiettivi nazionali 2020. L’ENEA invece dovrà trasmettere a Mse e AEEG (Autorità Energia Elettrica e il Gas) entro fine 2011 e per ogni due anni, un rapporto sullo stato e sulle prospettive delle tecnologie per la produzione di energia elettrica, di calore e di biocarburanti, sistemi e costi inerenti l’efficienza energetica.

Sempre ENEA oggi ha presentato il Rapporto Energia e Ambiente 2009 nel quale si evince che il consumo dell’Italia di energia pulita è aumentato del 16%, la domanda dell’Italia è calata del 5,8% mentre la produzione di energia elettrica da rinnovabili è cresciuta del 17%: fotovoltaico, eolico, rifiuti e biomasse hanno registrato l’incremento più importante raggiungendo una quota pari al 32% del totale dell’energia prodotta da fonti rinnovabili che comprendono anche idroelettrico e geotermico.

Di questo e altro si discuterà certamente durante gli Stati Generali delle rinnovabili organizzati da Assosolare il 9 Dicembre a Roma.


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L'autore

Dario Salvelli

Dario Salvelli, 27 anni, blogger e freelance, studia ingegneria elettronica alla Seconda Università di Napoli. Collabora con Nòva 24 de Il Sole 24 ore, WIRED, Excite Italia. Segue i temi legati all'innovazione e all'ICT e si occupa di comunicazione, marketing e consulenze per i social media.


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