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Piano energetico

Poi Energia: 4 regioni in marcia verso la sostenibilità

Tutte le novità dal Programma che sta finanziando interventi sul fronte energetico nelle regioni di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia

Scritto da il 07 febbraio 2012 alle 8:01 | 0 commenti

Poi Energia: 4 regioni in marcia verso la sostenibilità

É tempo di bilanci per il Poi Energia, il Programma operativo interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013. L’occasione è offerta dalla VII edizione di Mediterre, il Cantiere Euromediterraneo della sostenibilità ospitato dalla città di Bari. Ad intervenire nel corso della kermesse i rappresentanti dei principali attori del programma – i ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, l’Autorità di Gestione del Poi Energia – che va ad operare all’interno delle Regioni Obiettivo “Convergenza”, ovvero Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Di cosa si tratta

Il Poi Energia sostiene nelle regioni coinvolte interventi di efficientamento, risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili. I finanziamenti si distribuiscono attraverso tre linee di intervento, definite come Asse I “Produzione di energia da fonti rinnovabili”, Asse II “Efficienza energetica e ottimizzazione del sistema energetico”, Asse III “Assistenza tecnica e azioni di accompagnamento”. Il programma prevede una dotazione finanziaria complessiva pari a circa 1,6 miliardi di euro.

Principali novità e obiettivi per il 2012

Nella lista delle priorità da attuare a breve termine compare la necessità di rafforzare la sinergia tra governance e organismi intermedi. Utile in tal senso è il Fondo di partecipazione Jessica (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas), strumento finanziario sviluppato dalla Commissione europea, dalla Banca europea degli investimenti in collaborazione con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa che, con un budget di 60 milioni di euro, mira a favorire interventi in chiave di sostenibilità ambientale da sviluppare all’interno delle aree urbane.
Resta costante l’obiettivo di implementare nuovi meccanismi di ingegneria finanziaria, di pari passo all’adozione di procedure burocratiche semplificate. Una strategia che si avvia ad incentivare sempre più gli studi di settore legati a geotemia, carbon foot printing e smart cities.
Tra le novità di maggior rilievo che si prospettano per il 2012 degna di nota è la pubblicazione del “Bando Filiere per le Biomasse”. Cento i milioni di euro che verranno erogati a sostegno di società, consorzi e società consortili delle quattro Regioni “Convergenza” che presenteranno domanda dal 19 marzo al 17 aprile c.a. L’iniziativa mira all’impiego virtuoso delle biomasse prodotte in sede industriale, da valorizzare tramite attività di raccolta, stoccaggio e lavorazione per la produzione di energia termica ed elettrica.

Parola all’esperto

Per saperne di più del Poi Energia, Tekneco parla con Giuseppe Guerrini, per l’Autorità di gestione del POI Energia – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione Pore (Progetto Opportunità delle Regioni in Europa), a margine del workshop “Il Poi Energia per la sostenibilità energetica e lo sviluppo delle Regioni Convergenza” (Mediterre, 3 febbraio 2012).

D Imminente la scadenza del programma, fissata per il 2013: prevedete di dare continuità al lavoro svolto ad oggi?

R Sì, certo. Il programma dura fino al 2013 con possibilità di spesa fino al 2015: noi quindi andiamo avanti sulla nostra strada. Finora abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi intermedi, con un surplus di richieste: quindi contiamo di andare avanti su tutte le attività. Le richieste, a fronte dei bandi pubblicati, vanno molto oltre le dotazioni finanziarie del programma. Per questo siamo ottimisti: la risposta del territorio è stata importante, molto più di quello che pensassimo. C’è ancora un potenziale molto alto, soprattutto qui in Puglia. Per questo la nostra attenzione resta alta, per spingere l’innovazione il più possibile.

D Prevedete di adottare strumenti particolari per sostenere questo bagaglio di potenzialità?

R Stiamo valutando l’opportunità di ricorrere a strumenti di ingegneria finanziaria messi a disposizione dalla Commissione Europea per poter ulteriormente accellerare la spesa. Questa è una decisione che nel giro di 30-40 giorni porteremo a casa.

D Per quanto concerne le risposte ricevute dai bandi: vi sono settori che più di altri hanno avuto riscontro?

R No, la risposta è stata equamente distribuita.

D Nel corso dei lavori è emersa la necessità di “ascolto” del territorio e delle suoi bisogni, da monitorare prima della partenza di un bando. Cosa ne pensa?

R Per come è strutturato il programma è di fondamentale importanza che le istituzioni che governano il territorio e che governano il settore agiscano d’accordo. Fino ad oggi, purtroppo, gli organismi intermedi hanno avuto la delega e hanno un po’ agito “per i fatti loro”. Il nuovo cambio di gestione (l’Autorità di gestione e di certificazione del Poi Energia è stata ufficialmente trasferita il 3 gennaio 2012 dalla competenza della Regione Puglia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Regionali – progetto Opportunità delle regioni in Europa, secondo quanto stabilito dal comitato di Sorveglianza nella seduta del 27/5/11, ndr) sicuramente favorirà questo aspetto, svolgendo attività legate al cordinamento e all’indirizzo.


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L'autore

Giovanna Lodato

Web editor. Formazione umanistica alle spalle, ha collaborato con diverse testate on line. Ha scritto di cultura, arte, musica ma anche di cronaca e politica, fino ad approdare all'ambiente. Da quasi due anni ecologia nonché i temi legati alla green economy e all'edilizia verde la fanno da padrone nella sua produzione giornalistica.


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