Eolico, la giornata mondiale e i numeri del settore

Per l’energia eolica si avvicina una importante ricorrenza. Tra un mese, precisamente il 15 giugno, si festeggia la Giornata mondiale del vento. Divenuta proprio 5 anni fa iniziativa a portata globale, promuove una delle fonti rinnovabili più importanti e che registra tassi di crescita sensibili. Come registra l’ultimo Global Wind Report, (attestato su dati del 2012), il mercato mondiale dell’energia eolica 2012 è cresciuto di oltre il 10% rispetto al 2011, sfiorando i 45 GW di nuova potenza eolica installata e attraendo investimenti per circa 56 miliardi di euro. Non solo: il tasso di crescita è stato superiore al 19% che, seppur più basso del tasso di crescita medio annuo dell’ultima decade – pari a circa il 22% – è comunque molto elevato. Non solo: dai dati diffusi dalla Gwec (la principale associazione dell’eolico a livello mondiale) per quanto riguarda il 2014 si dovrebbe chiudere con 47 GW di nuovi impianti connessi alla rete, per un aumento del 34% rispetto al 2013.
L’eolico, insieme al solare e alle altre rinnovabili rappresenta un’alternativa sostenibile strategica in quanto, come ricorda il sito web ufficiale dell’evento globale (www.globalwindday.org), coordinato da Ewea e Gwec, ogni giorno ogni cittadino in Europa paga più di 2 euro per l’importazione di energia. Ricorda, inoltre, che l’Europa importa più della metà dell’energia necessaria per soddisfare i propri bisogni a fronte del fatto che l’energia eolica non ha bisogno di essere importata: già fornisce l’8% dell’elettricità dell’UE e sta crescendo di anno in anno.
Per quanto riguarda l’Italia dell’eolico, che per potenza installata è il quarto Paese in Europa e nella top ten mondiale, a organizzare l’evento a livello nazionale è l’Anev che ricorda come «Il settore industriale eolico ha raggiunto oggi maturità, sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista economico, consentendo alla fonte eolica di raggiungere la grid parity e di aspirare alla market parity. In un contesto internazionale sempre più caratterizzato dall’ incertezza degli approvvigionamenti di combustibili fossili e dalla necessità di porre rimedio ai cambiamenti climatici in corso, i pubblici decisori devono prendere atto dell’importanza strategica dell’energia eolica, che ha contribuito a creare sviluppo e occupazione, ad apportare benefici ambientali e a rendere più indipendente il nostro Paese dal punto di vista energetico»..
L’auspicio dell’Associazione nazionale energia del vento è che il Consiglio europeo, in procinto di prendere una decisione sul target europeo di incremento delle rinnovabili al 2030, «introduca un obiettivo ambizioso e vincolante per i singoli Stati membri, per consentire ad un settore promettente come quello eolico di poter fornire ulteriori benefici all’Europa». A proposito ricorda che in Italia il solo eolico crea ogni anno un flusso finanziario di circa 3,5 miliardi di euro fra investimenti diretti e indiretti; conta oggi oltre 34.000 addetti e con un adeguata crescita, si potrebbe giungere a oltre 67.000 addetti nel 2020. «Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile innalzare il target del 27% di rinnovabili in più al 2030 proposto dalla Commissione Europea e renderlo vincolante per i singoli Stati membri».