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Edilizia sociale

Un bando per abitazioni sociali sostenibili

Un nuovo finanziamento incentiva i Comuni toscani alla costruzione di forme innovative di abitare sociale e costruire sostenibile

Scritto da il 28 giugno 2012 alle 10:00 | 1 commento

Un bando per abitazioni sociali sostenibili

In questi giorni si è parlato del forte aumento degli sfratti per morosità (+64% dal 2006 al 2011), a cui si aggiunge il calo dei mutui concessi durante scorso anno (-14,3%). Una ulteriore conferma di come la crisi sia arrivata a  mettere gli Italiani alle strette anche di fronte al bene primario per eccellenza, la casa.

Il nostro paese svetta nella lista nera del Severe Housing Deprivation, l’indice che misura a livello internazionale il disagio abitativo tra sovraffollamenti e abitazioni di scarsa qualità: siamo al 7,3%, contro la media dell’Europa occidentale al 2,5%.

Nonostante questo scenario preoccupante, l’offerta residenziale pubblica italiana è oggi al minimo storico (nel 1984 nascevano 34000 abitazioni sovvenzionate all’anno, oggi sono meno di 2000), e a fronte di 900.000 abitazioni pubbliche esistenti vi è una domanda inevasa di 650.000 unità.

In questo scenario non può non fare notizia il bando della Regione Toscana che stanzia tredici milioni di euro per la realizzazione di interventi pilota rivolti alla sperimentazione di forme innovative dell’abitare e del costruire pensati per rispondere alle forme odierne della domanda di edilizia sociale. I progetti dovranno risultare sostenibili non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale, e dovranno prevedere  l’utilizzo di tecniche costruttive ad impatto minimo.

Il bando individua tre linee di intervento. Il 50% della somma è destinato ad interventi pilota di co-housing  da costruirsi in bioedilizia e da affittare ad un canone inferiore a quello di mercato, il 25% è per la creazione di alloggi di rotazione destinati coloro si trovano in una condizione temporanea di disagio abitativo ed il rimanente 25% per interventi sperimentali di auto-costruzione o auto-recupero.

Destinatari del bando sono i Comuni che potranno rispondere anche con progetti proposti da altri soggetti (cooperative edilizie, imprese di costruzione e cooperative di produzione e lavoro, sia in forma singola sia consorziate, associazioni, cooperative o altri organismi senza scopo di lucro).


Commenti

È stato inserito 1 commento.

  • Arch.enea pacini
    scrive il 02 luglio 2012 alle ore 12:47

    Magari un link al bando di concorso non sarebbe stato male....!

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L'autore

Beatrice Spirandelli

Divisa tra le professioni di architetto, ricercatrice e giornalista free lance, Beatrice Spirandelli congiunge queste diverse forme di espressione con un filo verde, la passione sostenibilità. Questa passione arriva dalle sue radici in quanto, nonostante viva a Milano, è nata nella campagna veneta e vanta un padre e un nonno falegnami.


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