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Patrimonio forestale

Una Borsa per il legno

Dall'esperienza del Friuli Venezia Giulia un modo nuovo per gestire la commercializzazione del legname. Con più garanzie per le aziende e l'ambiente

Scritto da il 14 giugno 2012 alle 8:10 | 0 commenti

Una Borsa per il legno

Tracciabilità e qualità garantite, come per l’acquisto di un qualsiasi prodotto. Succede ora per la materia prima legnosa, grazie alla Borsa del Legno. Un’esperienza inaugurata, per la prima volta in Italia, dalla Regione Friuli Venezia Giulia che, fatto proprio da alcuni decenni il sistema di gestione forestale sostenibile, ha dato vita prima alla Cooperativa Legno Servizi e poi al progetto della Borsa.

Una pratica che altrove in Europa si presenta come già largamente diffusa e consolidata. Infatti i produttori del settore-legno, soprattutto nei Paesi Nord-Europei, da tempo hanno preso ad accorparsi per commercializzare in maniera capillare e controllata i loro prodotti, proprio attraverso le “Borse del Legno”. Un modus operandi che stride non solo con la diffusa pratica nostrana della vendita “in piedi” del bosco ma anche con la massiccia importazione di legname dall’estero.

In Italia, nonostante la presenza di una superficie forestale e boschiva pari al 34.7% del territorio, per un totale di oltre 10mila ettari complessivi (dati Infc, Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio), viene abitualmente importato circa l’80% del legname utilizzato, secondo una stima resa nota dal sistema di certificazione forestale Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes). Un aspetto che va a sommarsi alla piaga delle importazioni illegali, con una percentuale in Europa che il Wwf attesta tra il 16% e il 19%.

Allora come garantire un impiego davvero sostenibile del legno, considerato oggi più che mai materiale eco-compatibile per eccellenza? Parte da qui l’idea della Borsa friulana del legno. «Si tratta di uno strumento, nato all’inizio degli anni 2000, con il precipuo scopo di valorizzare il legno dei boschi del Fvg tramite il ricorso a diverse modalità di vendita, diverse da quella storica della vendita in piedi delle piante (cioè prima di essere tagliate), poco remunerativa per i proprietari e per nulla qualificante del sistema foresta-legno locale», spiega il dott. Emilio Gottardo, dell’associazione regionale Pefc Fvg-Legno Servizi Scrl Tolmezzo.

L’aspetto che più tocca le aziende che adoperano (e comprano) il legno è, invece, dato dalla gestione collettiva della commercializzazione del legno. «Quest’ultima – chiarisce ancora il dott. Gottardo – rappresenta la modalità di commercio tipica di una Borsa, con ricorso a vendita tramite gara di materiale già tagliato, qualificato e selezionato per tipologia e caratteristiche merceologiche. Questo significa – conclude l’esperto – che si vende materiale “visionabile” dall’acquirente il quale può apprezzarne le qualità e, in base alle proprie esigenze, proporre il prezzo migliore».

Ampia la gamma dei prodotti proposti, in linea con la biodiversità presente in loco. «Le specie legnose che vengono poste in vendita sono, tra le conifere, Abete Rosso (circa 85%), Abete Bianco (circa 14%), Larice e Pino (circa 1%) e per le latifoglie solo Faggio. I quantitativi di vendita tramite la Borsa del Legno si aggirano oggi attorno ai 10-12000 mc (circa 80-85% di conifere e 15-20% di latifoglie), quantità che la Regione ci mette a disposizione annualmente – chiarisce il nostro interlocutore -. I lotti messi all’asta sono per ora tutti di proprietà della Regione Fvg (Foresta di Fusine, dei Lotti, del Cansiglio, di Forchiutta, di Pramosio, Rest, Bosco Romagno e anche i vivai di Tarcento e Maniago) conseguendo risultati economici molto apprezzabili con valori mediamente superiori a quelli correnti di mercato».

Un sistema che mira a fornire un regime di trasparenza alle aziende compratrici: anche per questo la scelta di operare anche sul web. «Con l’anno 2011 Legno Servizi ha iniziato a pubblicare sul sito della Borsa del Legno (www.borsalegno.fvg.it) le gare per la vendita del legname. Il sito è operativo, – conclude il dott. Gottardo – ma verrà prossimamente revisionato ed aggiornato per renderlo ancora più utilizzabile dai compratori».


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L'autore

Giovanna Lodato

Web editor. Formazione umanistica alle spalle, ha collaborato con diverse testate on line. Ha scritto di cultura, arte, musica ma anche di cronaca e politica, fino ad approdare all'ambiente. Da quasi due anni ecologia nonché i temi legati alla green economy e all'edilizia verde la fanno da padrone nella sua produzione giornalistica.


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