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Nuove norme per il legname certificato

Cambiano le norme per certificare la materia prima legnosa con il marchio Pefc: più attenzione per l’ambiente e per le “aziende etiche”

Scritto da il 30 marzo 2012 alle 8:15 | 0 commenti

Nuove norme per il legname certificato

Photo: Giovanna Lodato


Più severe le norme per il legname certificato. Con il 2012 cambiano, infatti, gli standard per ottenere il marchio Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), lo schema di certificazione forestale più diffuso in Italia e nel mondo. In Italia l’8,16% della superficie forestale (762.823,47 ettari) è certificata Pefc, assieme a 630 aziende. Dati che crescono in misura esponenziale se si guarda a quanto succede nel mondo: risulta certificata Pefc una superficie pari a 245 milioni di ettari (62% del totale) che va a sommarsi ai 149 milioni di ettari (38%) già certificati Fsc (Forest Stewardship Council).

Perchè scegliere una certificazione forestale

Ma quali sono i vantaggi per un’azienda che opta per la certificazione forestale? «Una realtà imprenditoriale va a dotarsi di uno strumento di marketing, una soluzione B2B (Business-to-business, ndr), grazie ad un marchio riconosciuto in tutto il mondo che garantisce materia prima proveniente da fonti rinnovabili e sostenibili», spiega il segretario generale del Pefc Italia, Antonio Brunori.

Una certezza, quella di lavorare nel pieno rispetto dell’ambiente e delle risorse forestali, che si sposa perfettamente con le necessità imprenditoriali: «L’imprenditore non solo si avvale di una garanzia etica – continua Brunori – ma ricava immediati riscontri sul mercato, operando in un sistema di green marketing, con l’acquisizione di una vera e propria eco-etichetta. Un particolare non da poco – aggiunge il segretario – se si pensa, ad esempio, a quanto previsto nel Piano d’Azione Nazionale per gli acquisti verdi delle Pubbliche Amministrazioni (noto anche come GPP, Green Public Procurement, ndr). Nel caso di una pubblica gara d’appalto sono riconosciuti punti di premialità proprio alle aziende che hanno certificazioni, come quella Pefc».

Cosa sta cambiando

Per continuare a garantire la bontà di questo sistema, sempre in favore della gestione sostenibile delle foreste, si è deciso di apportare delle novità normative di pari passo ad uno scenario economico in divenire. «Nel frattempo sono stati introdotti nuovi schemi di certificazione provenienti da Paesi tropicali – illustra Brunori -. L’evoluzione degli standard è stata, di conseguenza, una necessità poiché il sistema di certificazione si è aperto verso Paesi con un tipo di gestione molto meno naturaliforme rispetto a quella europea».

Le novità normative

Gruppi di lavoro a cui partecipano ricercatori, operatori forestali ed esperti di tutela boschiva hanno operato per garantire norme più rigorose. In primis si è stabilito di non concedere la certificazione Pefc al legname proveniente da piantagioni ricavate da una conversione delle foreste primarie, preziosi polmoni verdi presenti in aree tropicali ed equatoriali. Una scelta etica che ben si accorda con l’imposizione della cosidetta due diligence” forestale. Anticipando quanto l’Ue imporrà a tutte le aziende europee dal marzo 2013, viene stabilita l’estensione dell’obbligo di tracciabilità per ottenere la certificazione della catena di custodia.

«D’ora in poi – chiarisce il segretario generale del Pefc Italia – l’azienda certificata Pefc dovra assicurarsi che il legno certificato provenga da boschi certificati. E che quello non certificato provenga comunque da boschi legali». Attenzione anche al paesaggio: oltre a garantire la gestione sostenibile dei boschi certificati, gli operatori non dovranno trascurare l’impatto visivo dell’ambiente, scegliendo con cura le piante da tagliare.

Tra le altre novità, diventa norma scritta il divieto nell’uso degli Organismi geneticamente modificati. Salvo nuovi studi scientifici – che andranno ad escludere in via definitiva rischi e per la salute umana che per l’ambiente -, a partire dal 2012 e almeno fino al 2015, nessuna azienda certificata Pefc potrà impiegare cellulosa o legno proveniente da piante Ogm. Infine: maggiori vantaggi per quelle realtà virtuose che usano materia prima legnosa riciclata. Le aziende certificate potranno riportare il logo Pefc sul materiale così ottenuto, marchiando un prodotto a basso impatto sulle foreste e sull’ambiente tutto.


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L'autore

Giovanna Lodato

Web editor. Formazione umanistica alle spalle, ha collaborato con diverse testate on line. Ha scritto di cultura, arte, musica ma anche di cronaca e politica, fino ad approdare all'ambiente. Da quasi due anni ecologia nonché i temi legati alla green economy e all'edilizia verde la fanno da padrone nella sua produzione giornalistica.


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