edilizia in legno
Legno, una sfida in altezza
Anche nel nostro paese gli edifici multipiano rappresentano la nuova frontiera dell’edilizia che fa uso di questo materiale naturale
Photo: Rendering del progetto Marina Verde primo Climaresort certificato CasaClima A+
Il legno punta in alto. L’interesse di progettisti e costruttori verso questo materiale è sempre più orientato a un suo utilizzo nell’edilizia abitativa a più piani, soprattutto in ambito urbano, come accade già in alcune città europee dove sono diffusi edifici di sei, sette e nove piani. Basti pensare al Murray Groove a Londra, nove piani realizzati con la tecnologia dei pannelli massicci X-Lam, al condominio e3 di sette piani a Berlino, ai quartiere Spöttelgasse e Mühleweg a Vienna, alla Casa Montarina di sette piani a Lugano o al complesso Limnologen in Norvegia. Questa sfida tutta in “altezza” è sentita anche in Italia, dove un’ulteriore interessante applicazione del legno può venire dagli interventi di ampliamento e dalle sopraelevazione del patrimonio esistente, vista la scarsità di spazi edificabili. Insomma, costruire in verticale con un materiale ecologico e rinnovabile si può e si deve.
“Gli edifici multipiano in legno non sono molto diffusi al momento in Italia ma la tendenza sta cambiando, sempre più numerose sono le richieste per la realizzazione di edifici a più piani con struttura portante in legno. Committenti e progettisti stanno recependo i molteplici vantaggi legati a questo tipo di costruzione, in tanti casi inoltre ci viene chiesto di proporre una soluzione multipiano in legno su progetti pensati con altri materiali”, spiega l’ingegnere Giulio Franceschini, direttore commerciale della Rubner Holzbau, azienda leader nella progettazione e realizzazione di grandi strutture in legno lamellare. “I vantaggi di questo tipo di costruzioni sono tanti e sono quelli tipici delle costruzioni in legno, cioè il buon comportamento delle strutture in caso di incendio, anche questo del fuoco è infatti un tabù da sfatare, l’ottimo comportamento sotto azioni dinamiche, quindi in caso di sisma, grazie alla leggerezza delle strutture e all’elevata capacità dissipativa delle stesse, e infine la possibilità di prefabbricare molte fasi di lavoro, aumentando il livello di precisione e sicurezza e diminuendo drasticamente i tempi di realizzazione in cantiere”.
Edifici multipiano in Italia
I progressi nei sistemi costruttivi, uniti alle prove antisismiche e di resistenza al fuoco condotte per esempio con il progetto Sofie, del Cnr Ivalsa di Trento, che utilizza la tecnologia in legno massiccio X-Lam (Cross Laminated Timber), hanno certamente contribuito a scardinare le resistenze verso le strutture a più piani in legno, dimostrandone l’affidabilità e la sicurezza. Ma un ruolo importante lo ha avuto anche la normativa. “L’Italia ha recepito le normative europee, gli Eurocodici, e conseguentemente da alcuni anni anche da noi esiste una regolamentazione per il settore delle costruzioni in legno, questo naturalmente consente a tutti gli operatori di poter lavorare con maggiore professionalità. Ad oggi non esistono in Italia limitazioni in altezza per le costruzioni in legno, le limitazioni sono legate unicamente alle scelte progettuali”, spiega Franceschini. Con il decreto “Salva Italia” dello scorso dicembre, inoltre, che ha modificato il testo Unico Edilizia, è stata semplificata la procedura per la costruzione di edifici in legno di quattro e più piani e non richiede il complesso iter del nullaosta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Questo darà sicuramente maggior impulso a un settore già in fermento. “Oggi questo tipo di realizzazioni viene richiesto un po’ ovunque, dal residenziale di gran lusso al social housing, per uffici, per il settore alberghiero. Sono costruzioni molto personalizzabili in funzione delle specifiche esigenze del singolo progetto”, continua Franceschini, che sottolinea l’impegno della Rubner Holzbau nell’edilizia verticale in legno. L’azienda sta infatti lavorando a due progetti di edifici da sei piani: il progetto Marina Verde, una struttura turistica direttamente affacciata sulla spiaggia di Caorle, e il progetto Epoca, che vedrà la realizzazione di pregiati appartamenti di lusso nel centro storico di Trieste.
Altri esempi nostrani sono gli edifici residenziali costruiti con il Progetto C.A.S.E. dopo il terremoto in Abruzzo, il progetto di edilizia sociale di Casa Spa a Firenze, il progetto Social Main Street di un grattacielo di legno a Milano e, sempre nel capoluogo lombardo, il complesso di via Cenni, che prevede quattro edifici di nove piani destinati al social housing.
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L'autore
Roberta Pizzolante
Giornalista pubblicista dal 2005 e scrive di scienza, ambiente, energia, diritti umani e questioni etiche e sociali. Salentina di nascita, romana d’adozione, è laureata in Sociologia e ha un master in “Le scienze della vita nel giornalismo e nei rapporti politico-istituzionali” conseguito alla Sapienza. Fa parte della redazione di Galileo e Sapere e collabora con Le Scienze, Mente & Cervello, Terre di Mezzo street Magazine.
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