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edilizia in legno

Il legno nella ricostruzione in Abruzzo

Il legno ha avuto un ruolo importante nella ricostruzione post-terremoto ed è stato usato in più del 70% delle nuove costruzioni

Scritto da il 20 marzo 2012 alle 8:20 | 0 commenti

Il legno nella ricostruzione in Abruzzo

Photo: Naturalia Bau


All’inizio furono i tetti, poi pian piano l’intera casa. La scoperta del legno come materiale da costruzione è stata lenta e graduale nel nostro paese. Secondo una ricerca del 2011 dello studio Paolo Gardino Consulting di Genova, commissionata da promo_legno, nel 2005 si contavano in Italia solo mille abitazioni in legno, diventate poi 5 mila nel 2010, per lo più dislocate al nord. Una casa su dodici, quindi, viene costruita in legno ed entro il 2015 è atteso un ulteriore aumento del 50% fino ad arrivare a quota 7.500. Anche per l’edilizia non residenziale, quindi scuole, ospedali, alberghi e uffici in legno, è prevista una crescita del 70% nei prossimi cinque anni.

L’attenzione verso queste costruzioni è aumentata soprattutto a partire dal 2009, dopo che il legno ha giocato un ruolo importante nella ricostruzione post-terremoto in Abruzzo ed è stato usato in oltre il 70% delle nuove costruzioni. Le ragioni vanno oltre le caratteristiche intrinseche del materiale e riguardano altri fattori rilevanti: i tempi rapidi di costruzione e le proprietà antisismiche. Il legno garantisce un ottimo risparmio energetico, è rinnovabile e riciclabile. “Possiede le migliori caratteristiche per l’utilizzo nell’edilizia. Una di queste è la sua capacità isolante. Ha una resistenza termica tra le sette e le dieci volte superiore, rispetto ad una parete dello stesso spessore costruita in laterizio convenzionale”, spiega Laura Barretta, responsabile Marketing e Comunicazione di Naturalia-BAU Srl. “I vantaggi per coloro che vivono in una casa in legno sono difficilmente descrivibili in poche righe, ma la sensazione che ognuno di noi prova all’interno di queste case è di grande armonia, equilibrio, quiete e salubrità”.

Un asilo per Pizzoli

In aggiunta a questi vantaggi, ciò che ha reso il legno un materiale ideale per la ricostruzione sono la possibilità di velocizzare i tempi dei cantieri che, grazie alle fasi di prefabbricazione e montaggio, si riducono notevolmente rispetto a quelli tradizionali e le sue caratteristiche antisismiche. Il legno ha una resistenza paragonabile a quella del cemento armato ma una massa inferiore, questo conferisce alle costruzioni elasticità e buona capacità di oscillazione, tutte caratteristiche che limitano gli effetti  dei terremoti. “Il legno per sua natura è antisismico perché gode di flessibilità ed è reso duttile dalle connessioni in ferro che in questi ultimi anni sono state sviluppate. Possiamo affermare quindi che le case in legno sono totalmente antisismiche se progettate e costruite bene”, aggiunge Barretta. “La nostra azienda, insieme al partner Piazzon Giovanni, ha donato un edificio a Pizzoli, poi adibito a scuola materna, l’asilo Serenissima. La costruzione è stata eseguita interamente in legno, con materiali naturali che rispettano sia le caratteristiche richieste per la zona sismica in cui ci troviamo sia l’impatto ambientale. Abbiamo poi realizzato altre costruzioni ad uso abitativo con lo stesso sistema, usando legno X-Lam, fibra di legno Pavatex, intonaci in calce NaturaKalk-Por, finiture interne con Fermacell e pitture Auro”.

Importanti sono i sistemi costruttivi che utilizzano il legno come materia prima. Nel 2010 in Italia, sempre secondo la ricerca dello studio Paolo Gardino Consulting, nel 44% dei casi sono stati impiegati costruzioni a telaio mentre la tecnica blockhaus (elementi lineari disposti orizzontalmente a formare le pareti) è ancora utilizzata nel 14% dei casi, insieme ad altre tecniche miste (9%). La nuova tecnologia X-Lam, basata su pannelli lamellari di legno massiccio a strati incrociati, ha raggiunto in pochi anni il 33% del mercato e promette di essere la chiave di volta del settore.

Questo sistema, infatti, ha dimostrato tutte le sue potenzialità nei test antisismici svolti in Giappone sul prototipo di edificio in legno multipiano del progetto “Sofie”, realizzato dai ricercatori italiani dell’Ivalsa-Cnr con il sistema X-Lam-Cross Laminated Timber. La struttura ha sopportato una serie di sette terremoti violenti senza mostrare deformazioni residue apprezzabili.


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L'autore

Roberta Pizzolante

Giornalista pubblicista dal 2005 e scrive di scienza, ambiente, energia, diritti umani e questioni etiche e sociali. Salentina di nascita, romana d’adozione, è laureata in Sociologia e ha un master in “Le scienze della vita nel giornalismo e nei rapporti politico-istituzionali” conseguito alla Sapienza. Fa parte della redazione di Galileo e Sapere e collabora con Le Scienze, Mente & Cervello, Terre di Mezzo street Magazine.


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