L’efficienza energetica fa bene all’azienda

L’efficienza energetica è una pratica che sembra aver preso piede in Italia, che – segnalava l’ultimo rapporto nazionale dedicato, a cura dell’Enea – «ha ben recepito gli indirizzi definiti dall’Unione Europea sul tema». E il comparto industriale, insieme a quello residenziale, ha mostrato «significativi miglioramenti» in questo senso. Ma c’è ancora molto da fare in un Paese che paga bollette energetiche particolarmente “salate”. Ecco che per rendere più razionale la gestione energetica e puntare maggiormente su fonti sostenibili, come sono le rinnovabili, entrano in gioco realtà che forniscono una consulenza specifica, come nel caso dello studio Energytech, che lavora anche alla progettazione di impianti energetici, svolgendo consulenze, studi di fattibilità, progettazione, direzione dei lavori, gestione ed ottimizzazione. Lavora per aziende private ed enti pubblici, avendo gestito tra i suoi lavori il progetto di teleriscaldamento di Bressanone e di Merano, ed essendo attivo in tutta Italia. Lo studio altoatesino da anni collabora con Fiera Bolzano come dimostra anche la presenza di Norbert Klammsteiner, uno dei fondatori dello studio, al tavolo dei relatori alla recente conferenza stampa di presentazione delle fiere “Klima” 2015. Con lui abbiamo cercato di capire meglio esigenze e richieste delle aziende, per capire le tendenze in atto.

Innanzitutto, quali sono gli obiettivi che si pone Energytech?

Il nostro lavoro s’impernia sul proporre soluzioni alle aziende in grado di fornire vantaggi in termini di riduzione dei costi energetici e di gestione e quindi di una maggiore concorrenzialità. Oltre che in Alto Adige, ormai da quasi 15 anni anni operiamo anche in altre regioni soprattutto laddove un’azienda o un’amministrazione pubblica voglia lavorare sull’efficienza energetica e sulla sostenibilità, concetto quest’ultimo che può essere ben speso anche per promuovere la propria attività e le pratiche messe in atto, facendone anche una leva preziosa per il marketing.

Nel corso di questi anni denota un maggiore interesse del mercato a temi e soluzioni che hanno a che fare con efficienza e sostenibilità?

Direi di sì, pur essendoci altrettanta attenzione all’investimento e ai costi. Energytech punta a una visione più integrata, che dal contenimento dei costi e del risparmio energetico vada a interessarsi ad altri aspetti utili anche al miglioramento dei procedimenti produttivi e lavorativi.

Per quanto riguarda tecnologie e soluzioni, quali sono quelle più richieste in termini di efficienza energetica e di uso delle fonti rinnovabili?

Per l’efficienza, segnalo sicuramente la cogenerazione, tecnologia certamente non nuova ma molto vincente e conveniente, specialmente per la sua risposta in termini di produzione di energia elettrica e termica oltre al recupero di calore. Anche la trigenerazione è una risorsa molto interessante per chi ha bisogno di calore/freddo ed elettricità. Altrettanta attenzione andrebbe alla biomassa, risorsa energetica rinnovabile spesso sottovalutata in Italia ma su cui puntiamo moltissimo come pure il solare termico anche in applicazioni industriali, che sta avendo un’importanza sempre crescente specie in altri Paesi europei e mondiali.

Che consigli può dare a chi gestisce un’azienda che voglia puntare sull’efficienza energetica?

Prima di tutto di controllare il proprio consumo e le voci evitabili; di scegliersi uno studio tecnico affidabile che la possa consigliarle al meglio. Il primo passo consiste in genere in un checkup energetico dell’azienda, che può proporre uno studio tecnico preparato. Inoltre è anche importante riflettere su che tipo di immagine si voglia dare alla propria azienda, considerando le possibilità di promuovere degli interventi di sostenibilità. Quest’ultimo aspetto è spesso sottovalutato, ma molti clienti sono sensibili a questi temi e puntare proprio a rafforzare la propria immagine di azienda sostenibile, oltre che far bene all’ambiente, fornisce opportunità concrete a rafforzare la propria posizione verso i competitor e quindi di conquistare nuove fette di mercato.