iniziative
L’efficienza arriva nelle case popolari
Il Comune di Bologna punta sul modello Esco per l'efficienza nelle case popolari. Al via la prima fase di interventi
Troppi sprechi. É questa la sentenza, senza appello, emessa verso le case popolari di Bologna, comprese le più recenti. E per questo motivo il Comune ha varato un piano per invertire rotta, a cominciare da 23 edifici Acer che saranno convertiti in alloggi a basso consumo energetico. Il tutto realizzato senza far spendere soldi agli inquilini, anzi alleggerendo loro le bollette fino a un 40%, migliorando l’ambiente e creando lavoro. E ciò sarà possibile grazie al progetto Rig.ener.a. che parte con un protocollo d’intesa per la rigenerazione energetica tra Comune di Bologna, Acer Bologna, e Ciri Edilizia e costruzioni dell’Ateneo di Bologna.
«É un iniziativa, unica nel suo genere un progetto pilota che potrá espandersi a tutti i 12.272 alloggi popolari, per essere un esempio a livello nazionale», ha affermato l’assessore comunale alla Casa, Riccardo Malagoli, commentando l’iniziativa.
Il Comune di suo ci mette 7,5 milioni di euro, ricavati dalla vendita di una alcune case Acer, ma l’idea è di moltiplicare gli investimenti attraverso un “dialogo competitivo” rivolto alle Esco (Energy service companies), le quali proporranno i loro progetti per la riqualificazione energetica degli immobili accollandosi le spese immediate che saranno ripagate per alcuni anni dal risparmio prodotto, passati i quali i “profitti” degli investimenti in efficienza energetica passeranno al Comune e, a cascata, sugli inquilini delle abitazioni.
La prima tranche di interventi sarà realizzata nei prossimi tre anni e l’esperienza servirà come test. Se il processo dovesse andare bene, infatti, il Comune, con Acer e Ciri, proseguirà nell’operazione attingendo anche a risorse nazionali ed europee e espandendo gli interventi anche all’area metropolitana, oltre che nel Comune di Bologna. E nel progetto è prevista anche l’informazione ai cittadini che abitano le case Acer rispetto all’uso razionale dell’energia.
Si tratta di una tipologia di progetti che pur avendo grandi possibilità sulla carta, però si scontra, in generale, con delle caratteristiche tutte italiane. L’accesso al credito, la lentezza della giustizia civile sono, per esempio, due ostacoli che da anni frenano il decollo del modello delle Esco, mentre l’alto costo dell’energia in Italia, specialmente per le famiglie, fissa i punti di pareggio degli interventi fatti con questa logica, a pochi anni, periodo dopo il quale sia le aziende, sia gli utenti hanno guadagni e benefici notevoli. Senza contare i vantaggi sul fronte ambientale.
Condividi
Tag
L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...