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Il ruolo delle ESCo per l’efficienza aziendale

Energy Service Company

Il ruolo delle ESCo per l’efficienza aziendale

Per aiutare le imprese in tema di efficienza energetica entrano in gioco le Energy Service Company (ESCo). Un esempio? E.ON, che presenta soluzioni e risultati

Scritto da il 15 settembre 2014 alle 7:00 | 0 commenti

Il ruolo delle ESCo per l’efficienza aziendale

Cambiamenti climatici, scenari geo-politici incerti, costi energetici sempre più elevati: sono questi i fattori che hanno portato già da alcuni anni a considerare l’efficienza energetica quale tema strategico in Unione Europea.
Gli obiettivi al 2020 su clima/energia e quelli ancora più ambiziosi per il 2030 passano anche attraverso l’ottimizzazione dell’energia, a livello pubblico e privato. La Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica parla chiaro: l’introduzione di una serie di misure per una migliore gestione delle fonti d’energia è un punto imprescindibile. Tra l’altro, sempre secondo la direttiva, le grandi aziende e le imprese ad alta intensità energetica saranno tenute a eseguire diagnosi energetiche periodiche, per individuare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia. In aiuto alle aziende giocano un ruolo importante le ESCo (Energy Service Company), ossia le società che forniscono servizi energetici o altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica nelle installazioni o nei locali degli utenti.
Tra le società che hanno recentemente ottenuto la certificazione come ESCo va segnalata E.ON, che propone diverse soluzioni mirate, tra cui quella – richiesta espressamente dalla 2012/27/UE – dell’audit energetico, l’analisi preliminare utile a: mappare le diverse forme d’impiego dell’energia, verificare le prestazioni dei sistemi utilizzati, individuare sprechi e usi impropri e identificare le migliori soluzioni pratiche gestionali e operative utili a migliorare il rendimento degli impianti e a ridurre in consumi.
Teoria a parte, sono i risultati a far capire quanto convenga adottare soluzioni simili: un esempio è quello della PPG Industries Italia che, nell’ambito della partnership con E.ON, ha perfezionato gli audit presso i tre stabilimenti dell’azienda, che potranno ridurre annualmente i consumi energetici di oltre 520 Tep, con un possibile risparmio annuo complessivo fino a 1,4 milioni di euro. Non solo: per gli stessi impianti la stessa E.ON sta perfezionando il recupero di circa 3.700 certificati bianchi annui a seguito di interventi realizzati in precedenza.
Sono vari, come detto, i servizi per ridurre i consumi energetici e da essi passano anche le soluzioni per rendere più efficienti i sistemi di illuminazione. Uno dei progetti di cui si è occupata E.ON è quello di illuminazione efficiente realizzato nello stabilimento di Berto Industria Tessile a Boloventa (Padova), che ha permesso di ottenere un risparmio energetico sui consumi pari al 78%, con una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 7,5 ton/annue. Grazie all’intervento della multinazionale energetica la Berto otterrà circa 7.000 certificati bianchi.
Affidarsi, quindi a società quali E.ON conviene, come sottolinea il suo presidente e amministratore delegato, Miguel Antoñanzas: «L’ampio know how nel campo dell’efficienza energetica e dell’energia distribuita del nostro Gruppo e la capacità di individuare soluzioni adeguate alle esigenze di nostri clienti fa di E.ON il partner ideale in grado di aiutare concretamente le imprese a risparmiare sui consumi e a ridurre il proprio impatto ambientale».


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L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


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