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Efficienza

La lunga strada dell’efficienza

É ancora in salita la strada per l'efficienza degli edifici. Solo l'1% del costruito è efficiente e le famiglie italiane buttano il 40% della bolletta

Scritto da il 06 gennaio 2015 alle 23:14 | 1 commento

La lunga strada dell’efficienza

Se la bolletta sale alle stelle non bisogna dare la colpa al poco freddo, visto che il 2014 è stato oltretutto il più caldo da quando esistono i rilievi meteo, ma alle dispersioni energetiche che sono, oltretutto, responsabili del 40% dei consumi energetici. É questo il dato più eclatante rilevato dalla Rete Irene, network di imprese italiane specializzato in riqualificazione energetica, commentando i dati Istat sui consumi energetici degli italiani.

L’Unione Europea, Italia compresa, possiede un alto potenziale di risparmio economico ed energetico, pari in media al 41% da qui al 2030, secondo i rilievi del Fraunhofer Institute, e per quanto riguarda l’ambito residenziale, il potenziale di risparmio è pari addirittura al 61%, il tutto con tecnologie innovative, ma mature sul mercato che sono in grado di ridurre dell’80% la domanda di energia degli edifici.

«Solo l’1% del costruito italiano è efficiente dal punto di vista energetico – spiega Virginio Trivella, coordinatore del Comitato scientifico di Rete Irene – mentre la stragrande maggioranza degli edifici è nelle classi energetiche peggiori: dalla D alla G». Ciò che sembra mancare, però, è una sensibilizzazione dei cittadini sui vantaggi della riqualificazione e un quadro regolamentare che favorisca gli investimenti necessari.

«Oggi è possibile dimezzare i consumi delle abitazioni, attraverso interventi di riqualificazione energetica. Tuttavia, la deep renovation in Italia è una pratica quasi sconosciuta – continua Trivella – anche gli incentivi fiscali per l’efficienza energetica, che dal 2007 al 2014 hanno mosso investimenti per 27 miliardi di euro, avrebbero potuto essere molto più efficaci: solo un decimo degli investimenti è stato destinato alla riqualificazione dell’involucro degli edifici».

Metà è stata spesa, infatti, è stata utilizzata per sostituire serramenti e un terzo per le caldaie, interventi utili ma che consentono di conseguire risultati più modesti. Se si considerano anche gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie gli investimenti complessivi delle famiglie italiane dal1998 aoggi sono stati di 190 miliardi. «Se tutti questi investimenti che le famiglie hanno fatto fossero stati dedicati all’efficienza energetica, oggi avremmo già superato l’obiettivo di riduzione dei consumi fissato per il 2020», conclude Trivella.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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