Klimahouse, da Bolzano alla Toscana

Klimahouse sbarca in Toscana. Sarà la novità 2014 delle edizioni itineranti della fiera internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia. Dal 28 al 30 marzo a Firenze, alla Stazione Leopolda, andrà in scena la nuova versione dell’iniziativa che, oltre a Bolzano, si è già presentata otto volte in tre città diverse: una volta a Roma, cinque a Bastia Umbra e due a Bari.

Per capire quali sono i motivi che hanno fatto nascere l’edizione toscana abbiamo incontrato Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano. «Tutto parte dalla nostra decisione, presa nel 2007, di creare un’edizione itinerante per diffondere temi dell’efficienza energetica e del risanamento in edilizia. Una decisione originata dal punto di vista logistico: venire a Bolzano non è facile per tutti per cui abbiamo pensato di muoverci noi, organizzando una manifestazione anche nel centro Italia. La scelta della Toscana è motivata anche dal fatto che è una delle regioni più grandi di Italia, con migliaia e migliaia di operatori». Rispetto all’Umbria le attese sono più elevate. «I segnali di interesse già ci sono e molto positivi: partiti a settembre con la “campagna acquisti”, a metà novembre avevamo coperto oltre 80% della superficie espositiva disponibile», evidenzia Marsoner.

Il direttore segnala anche gli obiettivi fissati per questa prima edizione, che in cifre si traducono in circa 150 espositori, 5000 mq espositivi, circa 6000 visitatori e 20 eventi formativi e informativi.
La formula contenutistica che si è rivelata finora vincente viene mantenuta: un mix ragionato di formazione e informazione cui si aggiungono le visite a case ed edifici certificati Casaclima.

A distanza di alcuni anni ed edizioni itineranti, chiediamo a Marsoner un bilancio: «Per noi è sempre motivo di grande soddisfazione avviare queste iniziative. Siamo sempre accolti a braccia aperte, testimonianza concreta che c’è grande volontà di cambiare metodologie costruttive, di ispirarsi alla visione comune nel Nord Europa e che trova esempio in Alto Adige.

Altro elemento di soddisfazione è che così rafforziamo il marchio Klimahouse, che è diventato un brand di importanza nazionale». C’è poi un ulteriore elemento positivo, afferma il direttore di Fiera Bolzano, che è fornito dai numeri, che pongono Klimahouse come evento di importanza europea: «se si sommano gli espositori e i visitatori tra Bolzano e le fiere itineranti del centro e sud Italia riusciamo a raggiungere 700 espositori e circa 50mila visitatori. Per fare un confronto, la più grande fiera del settore europea, a Londra, non registra lo stesso nostro numero di visitatori».

Il crescente successo dimostra che vi sia sempre maggiore interesse verso un altro tipo di filosofia costruttiva. Ed è l’auspicio di Marsoner: «Abbandoniamo il modo di costruire in modo molto superficiale e costoso cui abbiamo assistito negli ultimi 50 anni. Oggi l’edificio non va pensato solo per il costo di costruzione ma va previsto il costo della durata di vita, anche in termini di consumo energetico e di manutenzione. È su questi obiettivi che occorre cambiare mentalità».