Informazione efficiente per il condominio

Il panorama di riferimento del mercato edilizio sta cambiando e se da un lato vediamo un forte calo degli investimenti in nuovi immobili, dall’altro si nota una buon tenuta delle attività legate al recupero edilizio che ormai coprono il 66% degli investimenti residenziali.

I motivi di ciò risiedono sia nel fatto che una gran parte del patrimonio edilizio esistente non rispetta gli standard minimi d’efficienza e di qualità, sia perchè oggi la residua liquidità disponibile le famiglie la investono per migliorare le proprie condizioni di vita e magari per far aumentare di valore l’immobile dove abitano.

Dal 2010 aoggi, secondo i dati rilevati dal Rur-Censis il 9% delle famiglie proprietarie di case ha realizzato un intervento sugli infissi, sugli impianti di riscaldamento o raffrescamento o circa l’organizzazione degli spazi interni, mentre un altro 7% ha intenzione di effettuare interventi simili nel prossimo futuro. Per quanto riguarda i piccoli interventi edilizi circa il 20% del campione dichiara di aver effettuato lavori, mentre l’1,5% ha installato sistemi a fonti rinnovabili, come i pannelli solari per l’acqua calda sanitaria o i pannelli fotovoltaici per la generazione elettrica.

Ma in questo panorama ci sono forti difficoltà per quanto riguarda i condomini, nei quali il tasso di litigiosità è elevato al punto di mettere a rischio gli interventi. Dai dati raccolti da Anaci ed elaborati da Senaf emerge che il 68% degli amministratori ribadisce la bontà degli interventi d’efficientamento sui sistemi di riscaldamento centralizzato e rileva che hanno generato risparmi, ma nonostante ciò il 55% osserva che le decisioni su questi sistemi genera liti con una certa frequenza.

A provocare questi comportamenti sono spesso le difficoltà dei condomini nell’accesso al credito, il 22,8%, i costi elevati, il 80,9%, ma anche le difficoltà a capire e a orientarsi nel dedalo di tecniche, normative e prestazioni che costellano il mondo dell’efficienza energetica.

La scarsa informazione sulle tecnologie affligge il 40,9% dei condomini, mentre l’insufficiente conoscenza circa i benefici economici riguarda il 37,9% e il 22,8%, infine, ha dei dubbi circa il futuro delle normative d’incentivazione. Gli amministratori, comunque, giocano un ruolo importante visto che ben il 42% ha proposto in prima persona interventi d’efficientamento negli stabili che gestiscono.