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Lecce

La sicurezza in condominio, a Lecce il convegno regionale

Compiti e responsabilità giuridiche dell’amministratore condominiale, domani un convegno a Lecce dedicato a questo importante tema

Scritto da il 23 maggio 2014 alle 7:20 | 0 commenti

La sicurezza in condominio, a Lecce il convegno regionale

La sicurezza in condominio al centro del convegno regionale, organizzato dall’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari (Anaci) della Puglia. L’appuntamento è per domani, sabato 24 maggio, alle 9, a Lecce, presso l’Hotel Tiziano. Dopo la registrazione dei partecipanti, aprirà i lavori Antonio De Giovanni, presidente regionale di Anaci. Seguiranno i saluti di Pietro Membri, presidente nazionale, Andrea Finizio, segretario nazionale, Giuseppe Merello, tesoriere nazionale, Marcello Gallucci, vicepresidente provinciale, Paolo Perrone, sindaco di Lecce, Loredana Capone, assessore regionale allo Sviluppo economico. Sono previsti anche gli interventi dei rappresentanti dell’Ordine degli Avvocati e del Collegio dei Geometri della provincia di Lecce.

Prenderà la parola, poi, Francesco Burrelli, vicepresidente nazionale vicario di Anaci, che illustrerà «La prevenzione degli incendi negli edifici condominiali: disposizioni, procedure e adempimenti ai sensi del decreto del presidente della Repubblica 151/2011»; «La sicurezza elettrica nelle parti comuni e nei cantieri: impianti di messa a terra e verifiche periodiche (decreto ministeriale 37/2008 e decreto legislativo 81/2008»; «Differenza tra la documentazione di valutazione dei rischi (Dvr) e la valutazione dei rischi condominiali (Vrc)».

Dopo la pausa caffè, Annagrazia Maraschio, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Lecce, chiarirà le responsabilità penali dell’amministratore di condominio in tema di sicurezza degli edifici. Quelle civili, invece, saranno spiegate da Antonio Mele, responsabile regionale del Centro studi. Modera l’incontro Gaetano Mulonia, vicepresidente nazionale.

La città di Lecce, candidata «Capitale europea della cultura» per il 2019, ospiterà, dunque, lo «stato maggiore» dell’associazione degli amministratori, a pochi giorni dal congresso ordinario, che si svolgerà a Rimini, convocato per il rinnovo delle cariche nazionali. Per l’occasione sono attesi, da tutta Italia, numerosi iscritti all’Anaci, la maggiore organizzazione di categoria. Al termine del convegno saranno consegnati gli attestati ai frequentanti del corso di formazione rivolto ad aspiranti amministratori immobiliari.

«Abbiamo promosso questo convegno – dice De Giovanni – per parlare di sicurezza nei condominii e per sottolineare i compiti e le responsabilità giuridiche in capo all’amministratore. Con il decreto legge 145 del 23 dicembre scorso, cosiddetto “Destinazione Italia”, sono state introdotte importanti modifiche alla legge 220 dell’11 dicembre 2012 di riforma della disciplina del condominio». In particolare, l’articolo 1, comma 9, lettera c, con riferimento ai dati sulle «condizioni di sicurezza» ne circoscrive gli obblighi alle sole «parti comuni dell’edificio», escludendo, quindi, le singole unità immobiliari.

«Bisogna prestare molta attenzione – fa notare il presidente – ad alcuni adempimenti necessari per garantire la salute e la sicurezza dei condòmini. Alcune attestazioni, infatti, sono assolutamente indispensabili per adeguarsi alle normative in materia e per tutelare l’incolumità di proprietari e inquilini». Ogni condominio deve adottare precise misure di prevenzione degli incendi, come l’installazione di impianti parafulmine e di particolari dispositivi di sicurezza per arginare le sostanze infiammabili. Gli impianti elettrici, da eseguire «a regola d’arte», devono disporre di messa a terra e, soprattutto nei locali a rischio, oltre alla segnaletica di sicurezza, si devono utilizzare attrezzi e materiali non infiammabili.

«L’amministratore – prosegue De Giovanni – deve garantire il rispetto della normativa tecnica e legislativa relativa alla sicurezza degli impianti (verifica periodica degli ascensori, degli impianti elettrici, termici, idraulici e non solo), curando i rapporti con le ditte incaricate dell’installazione e della manutenzione, nonché con gli enti e le istituzioni competenti. La violazione di questi obblighi – puntualizza – può comportare responsabilità civili, ma anche penali nel caso dovesse venirsi a creare una situazione di pericolo, come quella prevista dall’articolo 677 del codice di procedura penale “omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina”».

Il convegno, promosso dalla sede regionale di Anaci, è aperto a tutti e agli associati Anaci e agli iscritti all’Ordine degli avvocati, saranno riconosciuti i crediti formativi per l’aggiornamento professionale, secondo loro regolamento.


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