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Dissesto idrogeologico dal Cnr un bilancio pesante

É stato pubblicato sul sito Polaris dell’Irpi-Cnr l’ultimo Rapporto sul rischio idrogeologico per per i cittadini e il bilancio è pesante

Scritto da il 20 gennaio 2015 alle 20:52 | 0 commenti

Dissesto idrogeologico dal Cnr un bilancio pesante

Arriva dal Cnr la conferma della fragilità del nostro territorio di fronte al rischio idrogeologico. È stato pubblicato, infatti, il “Rapporto periodico sul rischio posto alla popolazione italiana da frane e inondazioni” che riguarda l’anno appena passato.

«Fra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2014 si sono avuti, a causa di frane e inondazioni, 33 morti e 46 feriti e oltre 10.000 persone hanno dovuto abbandonare temporaneamente le loro abitazioni. Gli eventi che hanno causato morti, feriti, sfollati e senzatetto hanno colpito 220 comuni in 19 delle 20 regioni italiane. – spiega Paola Salvati dell’Irpi-Cnr – Le regioni più colpite sono state quelle del Nord-Ovest e in parte del centro. La Liguria risulta la prima: gli eventi meteorici di gennaio, ottobre e novembre, hanno provocato cinque vittime in 34 comuni e 71 località. Seguono il Piemonte, con 48 località colpite e due persone decedute, la Lombardia, con 42 località e sei vittime, l’Emilia-Romagna, con 28 località interessate e un morto, e la Toscana, con 35 località colpite e 5 morti. Il comune più colpito è stato Genova, con oltre 20 località che contano vittime e sfollati, ma il comune con il più alto numero di vittime nel 2014 è stato Refrontolo, in Veneto, con la piena del torrente Lierza a Molinetto della Croda che ha provocato quattro morti e 20 feriti».

Il rapporto contiene anche le mappe e le statistiche circa gli eventi calamitosi con danni alla popolazione nei cinque e nei cinquanta anni precedenti, dai quali si evince che tra il 1964 e il 2013 1.989 persone sono morte per frana (1.291) e per inondazioni (698):  40 l’anno. Mentre per le stesse cause sono 72 i dispersi e 2.561 i feriti. Sempre negli stessi cinquanta anni sono stati 2.031 i comuni con vittime e sfollati: il 25% dei comuni italiani. Tra il 2009 ed il 2013, gli eventi geo-idrologici hanno causato 162 morti (una media di 32 l’anno), 7 dispersi, 331 feriti e oltre 45.000 sfollati e senzatetto.

«I dati raccolti nel 2014 confermano purtroppo quanto siano diffuse le condizioni di rischio per la popolazione e contribuiscono a comprendere come esse aumentino o diminuiscano in funzione dei cambiamenti climatici ma anche di quelli ambientali e sociali», dice il direttore dell’Irpi-Cnr, Fausto Guzzetti.

«Per quanto riguarda il confronto cronologico, i mesi di ottobre e novembre sono stati i peggiori: il secondo, tra Liguria, Piemonte e Lombardia, ha fatto registrare un pesante bilancio di nove morti, due feriti e oltre 3.000 sfollati», prosegue Salvati.

«Il 2009 conta 50 persone decedute, 6 dispersi e 171 feriti, in particolare per le frane superficiali, colate di detrito e inondazioni che si verificarono nel messinese (31 morti, 6 dispersi e 122 feriti) – prosegue Paola Salvati – e presenta un bilancio di 43 morti e 30 feriti, molti dei quali registrati durante l’evento che nelle aree dello Spezzino e della Lunigiana provocò 13 morti, 2 feriti e almeno 900 sfollati, seguito pochi giorni dopo, il 4 novembre, dall’esondazione dei torrenti Bisagno e Fereggiano e dalla piena dei torrenti Sturla, Scrivia ed Entella che causarono gravissimi danni e sei vittime a Genova. Nel 2010 si sono contati 27 morti e 55 feriti, nel 2012 15 morti e 23 feriti e nel 2013 27 morti, 1 disperso e 52 feriti».

«Questi dati sono stati strutturati e resi pubblici nel tentativo di contribuire a un’efficace informazione ai cittadini e per soddisfare le richieste di notizie da parte di media, amministratori e cittadini – conclude Guzzetti – La conoscenza è una delle migliori armi di difesa e contribuisce a formare una corretta percezione del rischio e ad adottare comportamenti adeguati in caso d’evento».

Tutto il rapporto è visibile sul sito Polaris gestito dall’Irpi-Cnr (www.polaris.irpi.cnr.it) il quale fornisce anche dati, mappe e statistiche aggiornati sugli eventi di frana e inondazione che hanno causato danni diretti alla popolazione, informazioni di sintesi sui maggiori eventi meteo-climatici, descrizioni dei danni registrati e la geo-localizzazione delle località colpite.

NUMERO DI VITTIME PER REGIONE PER FRANA E PER INONDAZIONE DURANTE L’ANNO 2014

Regione

Morti

Dispersi

Feriti

Sfollati

Comuni

Abruzzo

-

-

-

20

2

Basilicata

-

-

-

81

4

Calabria

-

-

2

63

3

Campania

-

-

1

366

5

Emilia-Romagna

1

-

-

1390

27

Friuli

1

-

1

53

5

Lazio

-

-

2

440

12

Liguria

5

-

6

1256

64

Lombardia

5

-

1

1226

45

Marche

3

-

-

351

8

Molise

-

-

-

8

1

Piemonte

2

-

5

1092

41

Puglia

2

-

-

156

5

Sardegna

-

-

-

-

-

Sicilia

3

-

1

105

6

Toscana

5

-

2

2003

34

Trentino

1

-

4

57

10

Umbria

-

-

-

3

1

Valle d’Aosta

-

-

-

83

2

Veneto

5

-

21

1232

15

 

NUMERO DI VITTIME PER REGIONE PER FRANA E PER INONDAZIONE NEL PERIODO 2009 – 2013

Regione

Morti

Dispersi

Feriti

Sfollati

Comuni

Abruzzo

1

-

-

3862

14

Basilicata

3

-

1

113

10

Calabria

5

-

10

3339

41

Campania

4

-

21

2308

46

Emilia-Romagna

2

-

-

700

34

Friuli-Venezia Giulia

1

-

-

73

9

Lazio

7

-

8

80

20

Liguria

19

-

18

2711

72

Lombardia

4

-

22

669

57

Marche

3

-

-

240

22

Molise

-

-

1

98

8

Piemonte

2

-

3

5060

12

Puglia

7

-

3

482

9

Sardegna

20

1

9

1985

23

Sicilia

43

6

151

4421

56

Toscana

15

-

14

5087

117

Trentino-Alto Adige

17

-

32

530

21

Umbria

1

-

23

488

22

Valle d’Aosta

1

-

3

141

6

Veneto

7

-

12

12778

84

 

NUMERO DI VITTIME PER REGIONE PER FRANA E PER INONDAZIONE NEL PERIODO 1964-2013

Regione

Morti

Dispersi

Feriti

Sfollati

Comuni

Abruzzo

13

-

3

5052

78

Basilicata

27

-

54

4878

73

Calabria

66

1

226

17687

200

Campania

314

2

431

36239

277

Emilia-Romagna

63

-

81

9826

121

Friuli-Venezia Giulia

39

3

29

41229

88

Lazio

47

-

99

10414

163

Liguria

120

9

62

10377

201

Lombardia

147

3

141

69231

426

Marche

16

1

16

7908

74

Molise

1

-

4

2779

25

Piemonte

251

17

176

27495

448

Puglia

39

3

78

4268

66

Sardegna

54

3

49

12817

142

Sicilia

156

13

328

38785

213

Toscana

134

15

459

67191

373

Trentino-Alto Adige

379

2

239

9633

265

Umbria

26

-

31

1608

87

Valle d’Aosta

30

-

27

5945

42

Veneto

67

-

28

45070

255

 


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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