La più grande struttura in legno, che non tutti amano
Il Metropol Parasol divide i grandi architetti, nonostante la grande attenzione verso i temi della sostenibilità ambientale
La più grande opera mai realizzata in legno divide gli addetti ai lavori. Inaugurato recentemente nella centralissima plaza de la Encarnación a Siviglia, il Metropol Parasol è destinato a “diventare uno dei simboli più amati della città”, come assicura Alfredo Sánchez Monteseirín, sindaco in carica fino alla fine di maggio 2011, che ha fortemente voluto questa struttura ipermoderna nel cuore del centro storico.
La sua realizzazione è stata oggetto di qualche polemica, soprattutto tra l’ordine degli architetti sivigliani e la municipalità. Juergen Mayer, l’architetto berlinese che firma il progetto vincitore di un concorso internazionale nel 2004, dichiara però di essersi ispirato agli alberi giganteschi della vicina Plaza de Cristo de Burgos e risponde alle critiche di chi considera la costruzione fuori scala, che il Parasol “ha bisogno di queste dimensioni per essere “visto” e per creare ombra su tutta la piazza, suo principale obiettivo”.
Collegamenti tra antico e moderno
Il Metropol Parasol fa da cerniera tra la parte più antica del centro storico, il quartiere della Macarena, anch’esso dentro le antiche mura arabe, e la Biblioteca Universitaria di Zaha Zadid, che sarà costruita nel Prado, la grande area verde alle spalle di Plaza de España. Per ora, sivigliani e turisti passeggiano con il naso all’insù sotto le “setas”, i funghi, così chiamano la questa struttura ariosa e leggera nonostante le dimensioni. Si tratta di una grande piazza sopraelevata, nel cui dislivello, tra la base stradale e la piazza, si trovano il mercato coperto cittadino (che serve i quartieri storici intorno alla Cattedrale) e, ancora più sotto, i resti archeologici delle strutture romane e arabe emersi durante recenti scavi, tutto protetto da tre grandi strutture di legno che coprono con la loro ombra buona parte della superficie; al piano più alto, un ristorante e un belvedere permetteranno di ammirare il cielo della Siviglia storica. I grandi parasoles dalla leggera struttura, composti in totale da 3.500 elementi in legno lamellare forniti da Finnforest-Merk GmbH, sembrano proprio essere destinati a diventare una delle mete turistiche più gettonate di Siviglia.
Una struttura permeabile ad alta efficienza energetica
Con il sole intenso del sud della Spagna, la struttura del Metropol Parasol determina una zona ombreggiata, che copre sia la piazza che il tetto del mercato. Un beneficio per il clima di uno spazio aperto che diventa così più fruibile e una sensibile riduzione dei carichi di raffreddamento per l’aria condizionata degli interni. Il design di questa grande struttura ha dato priorità alla creazione di ombre nella piazza ed è stato preso in considerazione lo studio dell’incidenza solare sulla piazza nei mesi di marzo, giugno e dicembre in quattro orari diversi. Gli “ombrelloni” sono stati progettati in modo da essere in grado di coprire una superficie di 150 x 70 metri. Inoltre, la superficie della struttura ad ombrello non è continua, ma permeabile per consentire la penetrazione della luce e per permettere la fuoriuscita di aria calda generata nello spazio della piazza (o dalle attrezzature per il condizionamento dell’aria nel mercato).
Così, non solo gli ombrelli contribuiscono ad abbassare la temperatura nei mesi più caldi ma consentono l’utilizzo della luce naturale senza causare surriscaldamento, poiché l’aria viene “filtrata” attraverso la struttura. Per ottenere questi risultati, il progetto architettonico si è concentrato particolarmente sulla morfologia e le dimensioni delle “alette” in legno che compongono tutta la struttura, in primo luogo per evitare l’effetto schermo sugli edifici che circondano la piazza e per calcolare il loro costante coordinamento con l’inclinazione del sole nei vari momenti del giorno e nelle diverse stagioni.
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L'autore
Paola Pianzola
Paola Pianzola, giornalista freelance, vive a Milano. Ha curato la realizzazione editoriale di alcuni libri e diretto periodici specializzati nel settore dell’architettura, dell’industrial design e del legno come materia prima; collabora con pubblicazioni rivolte all’utente finale occupandosi di progettazione, materiali e prodotti edilizi ecosostenibili.
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pietro
scrive il 01 luglio 2011 alle ore 09:11
e chi gli fa manutenzione? Quanto gli costerà ai cittadini? Che trattamenti hanno fatto al legno? W il legno sempre, ma certe cose andrebbero chiarite... c'è il richio che tra una decina d'anni finiscano per sostituire il legno con alluminio o simili. Proprio il classico lavoro da architetto....