***ATTENZIONE***
VERSIONE OLD DI TEKNECO AGGIORNATA SINO A GENNAIO 2017
Clicca qui per visualizzare il nuovo sito
Efficienza energetica: le norme ci sono, ma il decollo è lento | Tekneco

Efficienza energetica: le norme ci sono, ma il decollo è lento

A colloquio con Attilio Carotti, docente di Scienza delle costruzioni al Politecnico di Milano

Scritto da il 09 giugno 2011 alle 8:52 | 0 commenti

Efficienza energetica: le norme ci sono, ma il decollo è lento

Photo: rangorang


Tra il dire e il fare…Il vecchio detto si adatta bene al tema dell’efficienza energetica nel nostro paese. Le norme non mancano, e nemmeno i progetti ai quali fare riferimento, ma per una diffusione su larga scala occorre cambiare la mentalità di consumatori e costruttori. A colloquio sul tema con Attilio Carotti, docente del dipartimento di Ingegneria strutturale del Politecnico di Milano che abbiamo intervistato proprio su questo argomento.

D: Nel 2006 aveva affermato che adottando delle politiche concrete in fatto di efficienza energetica si riuscirebbe a risparmiare fino all’80% in più di carburante. Dopo cinque anni sono state attuate politiche e norme concrete a livello nazionale e locale?
R: Sì e direi significative. A livello normativo il decreto legislativo 311/2006 e la norma UNI/TS hanno creato seri binari per i progettisti e costruttori. Il corpus normativo è serio e scientificamente rigoroso. Il problema è legato al controllo sul campo del rispetto (anche quantitativo) dei dettami normativi.

D: In questi giorni si parla della proposta di legge n. 1952 “Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell’edilizia residenziale”, di iniziativa di Guido Dussin (Lega nord), di cui la Commissione Ambiente della Camera ha adottato un nuovo testo base. Qual è la sua opinione in materia?
R: Gli obiettivi sono pienamente condivisibili.

D: Cosa manca ancora in concreto all’Italia per confrontarsi con modelli virtuosi a livello internazionale?
R: Quello che manca agli Italiani è il dna dei tedeschi. Qualcuno ha scritto che ciò che distingue un italiano da un tedesco è che quest’ultimo prova piacere a trascorrere la domenica nella lettura del libretto d’uso della sua caldaia, come fosse un giallo di Agatha Christie.

D: Gli enti locali si dimostrano attenti al tema?
R: Bolzano è indicativo di come un modo di pensare e di agire possa avere grande influenza su queste tematiche. Qualcuno mi ha detto che a Bolzano c’è un diverso atteggiamento professionale tra imprese di lingue italiana e di lingua tedesca.

D: A che punto siamo a livello di adozione di tecnologie e sistemi per l’efficienza energetica nelle strutture pubbliche? Può segnalarmi qualche esempio virtuoso?
R: Posso fare l’esempio del Politecnico di Milano, che ha da poco varata la figura dell’Energy Building Manager” per i vari fabbricati del suo complesso. Non saprei dirle molto di più.

D: E per quanto riguarda le strutture industriali, in questo settore a suo parere ci sono stati progressi?
R: Gli edifici industriali sono energivori e scarsa la sensibilità a un adeguamento. La massima criticità è data dalle coperture dei capannoni industriali: il loro adeguamento sarebbe sufficiente ad abbattere gli sprechi di energia. Per quanto riguarda i processi industriali, la figura dell’Energy Manager che esegua l’auditing e l’adeguamento comincia ora ad affacciarsi sulla scena professionale, ma siamo lontani da una prospettiva sistematica.

D: Quali eccellenze ravvisa sul territorio italiano relativamente all’efficienza energetica?
R: Direi certamente le capacità progettuali.

La proposta di legge 1952 sul “Sistema casa qualità”
La proposta di legge in esame (che verrà discussa in aula lunedì 6 giugno), “Sistema casa qualità. Disposizioni concernenti la valutazione e la certificazione della qualità dell’edilizia residenziale”, come si legge nel documento, si pone come legge quadro volta a migliorare la qualità dell’edilizia residenziale attraverso l’introduzione di “un vero e proprio marchio di qualità” da applicare agli edifici residenziali che certifichi la riduzione dei consumi energetici e il miglioramento del comfort abitativo. A tal fine, l’articolo 1 istituisce un sistema unico per la certificazione della qualità dell’edilizia residenziale, denominato “casa qualità”.
La finalità di questo sistema viene individuata nell’armonizzazione, in conformità al titolo V della parte seconda della Costituzione, delle norme nazionali, regionali e degli enti locali relative ai parametri di riferimento per la valutazione dei requisiti delle costruzioni per assicurarne:
- la sostenibilità ambientale;
- il risparmio energetico;
- il benessere psico-fisico dei fruitori.


Rispondi

Nome (richiesto)

Email (richiesta, non verrà pubblicata)

Sito web (opzionale)


Condividi


Tag


L'autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.


Il solare termico, corso online
Focus, la rivoluzione della domotica
Klimahouse 2017
RUBNER
AQUAFARM
BANCA ETICA
SIFET
BUILDING INNOVATION

ANICA
tekneco è anche una rivista
la tua azienda su google maps

Più letti della settimana



Continua a seguire Tekneco anche su Facebook:

Altri articoli in Energia Alternativa
serie200
Solyndra annuncia una soluzione fotovoltaica per il crescente mercato dei tetti commerciali metallici

L'azienda americana presenta il nuovo sistema di supporti non perforante, rapido e semplice.

turbina-eolica-flickr.com_davedugdale
Progettazione CFD di turbine eoliche ad asse orizzontale

Articolo sulla turbine eoliche ad asse orizzontale pubblicato sul numero 3 della rivista Tekneco.

Close