ecoturismo
Verso la gestione sostenibile del turismo
Dalla Commissione europea un sistema di indicatori per supportare chi ha la responsabilità della gestione delle destinazioni turistiche
Con il solstizio d’estate, anche astronomicamente l’estate è ormai arrivata. Molto sono i vacanzieri che, anche a causa della crisi economica, hanno anticipato la partenza per evitare i prezzi da alta stagione. E c’è chi, con la valigia pronta, attende la promozione last minute senza una mete prefissata. E’ importante però ricordare che anche per le vacanze le nostre scelte possono avere un impatto più o meno pesante sull’ambiente.
Da una ricerca Icr del 2011, risulta che nel nostro paese la conoscenza del concetto di turismo sostenibile sia abbastanza diffusa, anche se poi l’83% del campione ritiene che in Italia sia poco o per nulla praticato. Ma l’importanza del vincolo della sostenibilità è molto sentita: secondo il 40% degli intervistati è infatti un’opportunità di crescita, per un altro 43% addirittura una necessità.
Una necessità riconosciuta anche dell’Unione europea, che ritiene che la competitività del turismo sia strettamente legata alla sua sostenibilità, dal momento che la qualità delle destinazioni turistiche dipende in misura considerevole dal loro ambiente naturale e culturale e dalla loro integrazione in una comunità locale. In quest’ottica (e dal momento che il turismo è un settore molto importante dell’economia dell’Ue), la Commissione europea è da tempo impegnata a promuovere lo sviluppo sostenibile del turismo in Europa.
La sostenibilità del turismo riguarda numerosi aspetti: l’utilizzo responsabile delle risorse naturali, la considerazione dell’impatto ambientale delle attività (produzione di rifiuti, pressione esercitata su acqua, suolo e biodiversità, ecc.), l’impiego di energie “pulite”, la protezione del patrimonio e la salvaguardia dell’integrità naturale e culturale delle destinazioni turistiche, la qualità e durata dei posti di lavoro creati, le ripercussioni economiche locali o la qualità dell’accoglienza. Per affrontare tali sfide occorre prendere decisioni intelligenti sulla base di informazioni utili. Queste informazioni possono provenire da indicatori specifici, che non si limitano a misurare un singolo aspetto commerciale, come il numero di visitatori o la spesa giornaliera, ma combinano informazioni inerenti a problematiche locali rilevanti. Per fornire un valido strumento di monitoraggio e gestione, è stato sviluppato un sistema di indicatori per il turismo, concepito come un processo da formularsi e condursi a livello locale allo scopo di migliorare la sostenibilità di una destinazione turistica. Può essere un utile strumento per valutare i risultati ottenuti e prendere le decisioni più opportune a livello gestionale, nonché per influenzare scelte politiche adeguate.
Un’opportunità anche per il nostro Paese, che vanta alcune tra le mete più ambite del turismo mondiale.
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L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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