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Turismo più sostenibile a cominciare dai rifiuti | Tekneco

Tekneco #12 – Viaggiare

Turismo più sostenibile a cominciare dai rifiuti

Job in Tourism e Comieco presentano lo studio su 1.400 alberghi italiani: ne emerge che i clienti guardano sempre di più all’ambiente

Scritto da il 16 agosto 2013 alle 8:30 | 0 commenti

Turismo più sostenibile a cominciare dai rifiuti

Articolo a firma di Gianni Parti

In occasione della Conferenza mondiale sull’ambiente di Rio de Janeiro dell’anno scorso, il Ministro del turismo del Brasile Gastao Vieira ha fatto notare come questo settore sia interconnesso con i sette principali temi in discussione al summit della Terra, vale a dire: occupazione, energia, città, cibo, acqua, oceani e disastri. Una connessione che, nelle parole del ministro, può essere un fattore di sviluppo sia per i paesi industrializzati che per quelli cosiddetti in via di sviluppo, molti dei quali, per la verità, hanno ormai intrapreso una rincorsa verso l’alto.

E il turismo, appunto, potrebbe diventare un volano non indifferente di tutto questo; in particolare, Vieira ha sottolineato come la definizione stessa di competitività nel settore sia oggi strettamente connessa al raggiungimento dei tre obiettivi chiave, sviluppo sostenibile, inclusione sociale e conservazione della natura: «Non ci può essere crescita economica nel settore del turismo senza sostenibilità, senza conservazione delle risorse naturali e senza investimenti nelle politiche sociali».

Non appaia una premessa eccessiva per presentare i dati dell’indagine condotta da Job in Tourism per Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica.

Ambiente, strutture turistiche e rifiuti, così come emergono dallo studio, appaiono come degli ecosistemi da guardare con attenzione e orientare nella direzione della green economy. Se si pensa che, secondo il rapporto “Travel & Tourism Economic Impact 2012”, redatto dal World Travel & Tourism Council, il contributo diretto al Pil italiano del settore viaggi e turismo nel 2011 è stato di 51,4 miliardi di euro, vale a dire il 3,3% del Pil nazionale, si capisce quale occasione ci si presenti.

E così, su un campione di circa 1.400 hotel, da quelli più leggeri a due stelle a quelli più lussuosi a cinque, scelti su tutto il territorio nazionale, Job in Tourism e Comieco hanno fotografato il livello di attenzione delle strutture alberghiere nei confronti dell’ambiente dal punto di vista dei dipendenti.

L’80% del campione, con percentuali omogenee nelle tre macroaree, ha dichiarato di effettuare la raccolta differenziata di carta e cartone e circa il 50% di attuare la raccolta nelle zone comuni o all’interno degli uffici delle strutture. Nove alberghi su dieci ritengono utile la raccolta differenziata nelle strutture ricettive e la maggior parte delle strutture delle tre aree geografiche (63%) dimostra attenzione anche alla diminuzione nella produzione di rifiuti.

Dalla ricerca emerge, inoltre, una diffusa consapevolezza, espressa da oltre il 52% degli intervistati, del fatto che fare una corretta raccolta differenziata sia “molto importante” per migliorare la percezione dei clienti verso l’hotel.

«Sostenibilità, impatto ambientale e gestione dei rifiuti – ha spiegato Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco – rappresentano fattori di competitività sempre più importanti per il settore alberghiero. Prima di prenotare, un ospite su tre raccoglie informazioni sulla sostenibilità della struttura ricettiva. In vista del grande appuntamento di EXPO 2015 è fondamentale agire sulla prevenzione, con azioni mirate come minimizzazione della produzione dei rifiuti, semplificazione della raccolta differenziata all’interno delle strutture, acquisto di prodotti in materiali riciclati e sensibilizzazione degli ospiti alle regole di una corretta raccolta differenziata».

D’altronde le indicazioni per il mondo alberghiero e, più in generale, per quello turistico, emerse dal vertice mondiale della Terra di Rio+20 sono chiare a tutti i livelli: Alain Dupeyras, dirigente responsabile per il programma sul turismo dell’Ocse, ha spiegato che «un approccio più strategico per promuovere l’innovazione nel turismo verde richiederà una maggiore politica orizzontale e verticale di coordinamento, per esempio per migliorare l’accesso ai finanziamenti per il sostegno agli sforzi di innovazione verde per le piccole e medie imprese”.

«Essere verdi – ha aggiunto Arab Hoballah, responsabile del settore consumo e produzione dell’UNEP – è spesso associato a un aumento dei costi per le imprese. Tuttavia, l’essenza dell’innovazione è quella di identificare le opportunità e le soluzioni meno costose, separando la crescita del turismo dall’uso delle risorse e degli impatti ambientali e utilizzando le risorse stesse in modo più efficiente. L’innovazione verde nel settore del turismo è in grado di migliorare i modelli di business esistenti, portando risultati positivi per le imprese, per i clienti, le pubbliche amministrazioni e le comunità locali, attraverso la creazione di posti di lavoro e il miglioramento delle condizioni di vita». ?

Più carta in hotel

Durante l’incontro di presentazione del rapporto di Job in Tourism per Comieco è stato annunciato il vincitore di “Più carta in hotel”, il contest creativo per la realizzazione di un innovativo set di cortesia per hotel in carta riciclata, che ha coinvolto gli studenti dell’Accademia della Comunicazione di Milano. Il premio è stato vinto dal team composto da Francesco Mendola, Giovanni Tramutola, Luca Tartarini e Michele Boscarino, che hanno ideato un innovativo green pack in cartone multistrato per ospitare a vista shampoo, bagnoschiuma, sapone e altri prodotti da bagno, oltre a un pratico porta blocco da camera, riutilizzabile come porta tablet. Proprio la multi funzionalità di questo set di cortesia ha convinto la giuria a decretarlo vincitore, quale migliore rappresentazione ecologica del concetto di riciclo e riuso in un’ottica di prevenzione e di preparazione ad un appuntamento per il settore alberghiero come EXPO 2015.

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