Rifiuti: verso il nuovo programma per l’ambiente

Che l’Europa possa mettere ordine nel mondo dei rifiuti è ormai più che una speranza. Anche poche settimane fa l’Eurispes faceva notare che se tutti i Paesi europei si adeguassero alle normative comunitarie si potrebbero risparmiare ben 72 miliardi di euro l’anno, creare 400.000 posti di lavoro entro il 2020 ed incrementare il fatturato della nostra Ue di 42 miliardi di euro all’anno.

Oggi si aggiunge la PlasticsEurope, associazione dei produttori europei di materie plastiche, che ha commentato con favore la proposta per la quale entro il 2020 non si manderanno più in discarica i materiali effettivamente riciclabili. La cosa è contenuta nel Settimo programma di azione per l’ambiente della Commissione Europea che, fra le altre novità, introduce il divieto per la discarica anche per quanto riguarda i rifiuti plastici a partire dal 2014.

Secondo Wilfried Haensel, direttore esecutivo di PlasticsEurope, entro il 2037 le nostre discariche ospiteranno altri 80 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, vale a dire un miliardo di barili di petrolio o 90 miliardi di euro di soldi letteralmente buttati: «L’obiettivo è azzerare o quasi, nei prossimi otto anni, le 10 milioni di tonnellate plastiche post-consumo che vanno in discarica in Europa.

Già ora sette paesi UE, oltre a Norvegia e Svizzera, mandano in discarica un quantitativo inferiore al 10 per cento dei rifiuti plastici post-consumo, mentre 11 paesi Ue superano il 60%. Si tratta, quindi, di una insufficiente applicazione delle leggi europee e dimostra come la discarica sia ancora la forma di smaltimento più conveniente in molte nazioni».