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Torna "pulisci e corri", ecomaratona a caccia di rifiuti nei boschi

sistema Rifiuti

Torna “pulisci e corri”, l’ecomaratona a caccia di rifiuti

Correre e raccogliere i rifiuti per sottolineare quanta spazzatura finisca nei nostri parchi e nei mari

Scritto da il 25 aprile 2016 alle 12:10 | 1 commento

Torna “pulisci e corri”, l’ecomaratona a caccia di rifiuti

Anche lo sport “nemico” dei rifiuti abbandonati. Conto alla rovescia per la seconda edizione di Pulisci e Corri, Per saperne di pùi abbiamo intervistato Roberto Cavallo “maratoneta green” – insieme ad Oliviero Alotto – nonché esperto di tematiche ambientali e di politiche di riduzione dei rifiuti. Come nel caso di Clean for the Queen, al centro dell’iniziativa vi è la lotta al littering, in particolar modo nei parchi e nelle aree verdi.

Come nasce pulisci e corri? E il binomio campagna anti littering e sport?

Avevamo bisogno di un evento che richiamasse l’attenzione mediatica e popolare sul tema dell’abbandono dei rifiuti nella giornata europea per la pulizia del nostro ambiente lo European Clean Up Day. Dopo l’esperienza con il Ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti e la sottosegretaria Barbara Degani del 2014 con i quali avevamo, in collaborazione con le Ferrovie dello Stato ripulito attorno alle stazioni di Bologna e Roma abbiamo ritenuto che ci volesse qualcosa di più

Abbiamo unito così 3 puntini:

  1. il marine litter, cioè i rifiuti in mare che sono un’emergenza ed una delle priorità di intervento ambientale per l’Unione Europea.

  2. la scarsa conoscenza sul fatto che ben 3 rifiuti su 4 sono generati lontano, nell’entroterra. Si tratta di  sono quei materiali che abbandoniamo nelle nostre strade o piazze, nelle nostre escursioni in campagna o nelle gite fuori porta e che con le piogge finiscono nei corsi d’acqua e di qui trasportati fino al mare,

  3. l’idea di valorizzare sentieri del nostro territorio italiano, frequentati più dagli stranieri che da noi italiani e che, un po’ ripercorrendo il percorso virtuale di un rifiuto abbandonato, dalle montagne ci portassero al mare.

Così,  l’anno scorso seguendo più un istinto pazzo che un’idea razionale ci siamo detti: corriamo da Aosta a Ventimiglia! Pensando anche a “uno sport pulito per un ambiente pulito”, ma anche viceversa!

Quali sono i rifiuti più comuni che trovate allenandovi e correndo nelle aree verdi?

Tanta plastica, bottigliette soprattutto, sacchetti, o confezioni di piccoli snack, ma anche una grande quantità di lattine di alluminio, innumerevoli mozziconi, bricchi per bevande, bottiglie di vetro e poi anche rifiuti pericolosi come latte di vernice o bombolette spray, pneumatici, qualche elettrodomestico: un po’ di tutto, insomma. Dai rifiuti abbandonati si può risalire al profilo sociologico e comportamentale di chi abbandona.

Quali sono le principali motivazioni della distesa di immondizia nei parchi?

Disattenzione soprattutto, ma anche parecchia inciviltà. E una scarsa cura dei propri rifiuti: pensiamo troppo spesso che sia un affare altrui e non qualcosa di cui noi stessi ci dobbiamo occupare

Vi è una differenza, in termini di pulizia, tra aree attrezzate con la raccolta (magari differenziata) e quelle completamente “libere”?

Sicuramente si, ma anche le aree attrezzate spesso e volentieri, soprattutto nei periodi critici in occasione delle scampagnate, sono oggetto di abbandono dei rifiuti indiscriminato.

Il tracciato 2016 è casuale? O la meta a Roma è anche un messaggio simbolico verso il Giubileo.

La scelta di Roma non è stata casuale. Intanto volevamo portare Keep Clean And Run in centro Italia e Roma non poteva mancare. Volevamo mantenere il collegamento al mare e abbiamo pensato al coast-to-coast. Dai sostenitori del Pulisciecorri, che ormai sono una vera e propria comunità, è venuta la spinta a valorizzare almeno un pezzo della Via Francigena, e quindi la riflessione e il pensiero a “Laudato Sii” è stato immediato, infine la partecipazione a ScalaMercalli (durante la quale Cavallo curava una rubrica, ndr), ospitata presso la sede della FAO a Roma, ci ha indotto a finire con un pezzo collettivo tra la Città del Vaticano e la FAO!

Non solo Clean & Run. Alla fine di ogni percorso vi saranno momenti di incontro, discussione e riflessione. Di cosa si parlerà? Chi saranno gli ospiti?

In ogni tappa ci saranno diversi momenti di incontro: prima dell’arrivo le associazioni del territorio, in collaborazione con i Comuni, realizzeranno azioni di pulizia; all’arrivo dei runner ci sarà un momento di incontro con la popolazione per raccontare cosa abbiamo incontrato, svuotare gli zaini dei rifiuti raccolti, ma anche le cose belle viste e così sensibilizzare alla valorizzazione del territorio. In ogni serata interverrà un testimonial, da Lucia Cuffaro, volto noto di Uno Mattina, a Ginevra De Grassi, regista RAI. Ma avremo anche Alessio Ciacci, Stefano Zaffiri dell’Aquila Rugby, e a Civitella del Tronto sarà con noi Katia Figini, campionessa italiana di Ultra Maratona 2015

Chi volesse seguire l’evento come può fare? C’è un sito, un hashtag?

Assolutamente sì. Invito tutti a segurci sui social dedicati all’evento su Facebook, Instagram e con l’hashtag #pulisciecorri. In più per maggiori dettagli si può consultare la pagina ufficiale dell’iniziativa all’indirizzo http://www.envi.info/pulisci-e-corri-2016/ Quest’anno poi avremo un GPS ricetrasmittente che comunicherà istantaneamente la posizione dei corridori: insomma tutti potranno seguirci in diretta!


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L'autore

Letizia Palmisano

Giornalista dal 2009, esperta di tematiche ambientali e “green” e social media manager. Collabora con alcune delle principali testate eco e scrive sul suo blog letiziapalmisano.it. È consulente sulla comunicazione 2.0 di aziende ed eventi green e docente di social media marketing. In 3 aggettivi: ecologista, netizen e locavora (quando si può).


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