Mobilità e turismo negli scenari urbani
La piattaforma Motus si propone di gestire la mobilità nelle città d’arte, con servizi aggiornati in tempo reale per i residenti e i turisti
Il traffico è un problema di difficile soluzione in molte città, con caratteristiche particolari nei centri ricchi di testimonianze artistiche, dove alla congestione provocata dalla mobilità dei residenti si somma quella legata ai flussi turistici. Nei centri antichi la questione è complicata dalla struttura del territorio, chiaramente non progettato per accogliere un transito cresciuto in modo esponenziale, e dalla necessità di preservare i monumenti dall’aggressione degli inquinanti, dannosi non solo per la nostra salute ma anche per le opere d’arte.
Da uno studio effettuato sulle città d’arte sono emersi alcuni bisogni specifici che hanno portato alla creazione del progetto Motus – Mobility and Tourism in Urban Scenarios -, una tecnologia integrata per la gestione del traffico, che si propone di migliorare la sostenibilità e l’ecocompatibilità della mobilità urbana monitorando i flussi pedonali e veicolari per mezzo dei dispositivi mobili, rendendo i cittadini e i turisti, allo stesso tempo, fruitori e fornitori di informazioni in tempo reale.
Il punto di partenza è costituito da una serie di fattori che caratterizzano questi centri: in primo luogo l’elevato numero di visitatori, che si sovrappone a quello dei residenti, causando problemi di affollamento, concentrazione, saturazione e impatto ambientale; la tipologia di trasporto, principalmente su gomma, che provoca traffico e inquinamento; le zone di sosta spesso insufficienti e in genere a pagamento; l’esistenza di poli di attrazione culturale su cui convergono i flussi turistici procurando disagi nelle zone stesse e in quelle limitrofe. Sembra inoltre che a peggiorare la situazione ci sia un funzionamento poco efficiente dei sistemi di gestione della mobilità e del turismo.
Per intervenire su questi punti critici, Motus offre una serie di servizi pensati per muovere i flussi turistici verso zone meno congestionate e orientare gli utenti a strumenti di mobilità a basso impatto ambientale: l’obiettivo è rilevare e interpretare gli spostamenti di persone e veicoli tramite provider di localizzazione basati su Gsm/Umts, Gps, infoprovider locali (aziende municipalizzate o service provider) e infrastrutture già istallate presso alcune delle località dove verrà testato il progetto (Milano, Trento, Pisa, Siena, Firenze, Roma). I dati raccolti serviranno ad elaborare informazioni utili per le amministrazioni e gli altri servizi interessati, al fine di pianificare interventi migliorativi per le infrastrutture e per i servizi intervenendo con politiche adeguate a breve e medio periodo ed eventualmente provvedimenti urbanistici a lungo termine.
I cittadini, che accederanno al sistema tramite cellulare e palmare, Pc o tv digitale, potranno dare un contributo importante, suggerendo alla comunità di utenti itinerari personalizzati: in questo modo i cittadini e i turisti (cui sono indirizzati servizi specifici) sono, allo stesso tempo, fruitori e fornitori di informazioni in tempo reale.
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L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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