Identis Weee
I nuovi cassonetti “intelligenti” per i Raee
Parte in Emilia Romagna una sperimentazione unica in Europa per migliorare la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici
Cassoni verdi, blu, bianchi, campane, piccoli raccoglitori: gli italiani, anche se un po’ a fatica, stanno imparando l’importanza di differenziare i rifiuti e quotidianamente si confrontano con buste e container di vari colori e tipologie. Saranno pronti per gli avveniristici cassonetti intelligenti per la raccolta dei rifiuti elettronici?
In Emilia Romagna è partita in questi giorni una sperimentazione all’avanguardia in Europa che ha l’obiettivo di migliorare il recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), molto importante per preservare l’ambiente, recuperare materiali preziosi che possono essere riutilizzati ed evitare il traffico e lo smaltimento illegale di e-waste.
A Bologna, Castenaso, Lugo, Ravenna e Ferrara sono stati installati dei cassonetti stradali bordeaux che si aprono con una specifica tessera magnetica già spedita ai cittadini interessati dall’iniziativa. Sarà in questo modo possibile tracciare i conferimenti e anche premiare i cittadini più virtuosi. In questi contenitori (RaeePoint) sarà possibile depositare solo i piccoli elettrodomestici, mentre per oggetti più ingombranti sarà a disposizione un altro tipo di contenitori (RaeeParking), installati nelle zone commerciali di alcune città della regione, grazie alla collaborazione di alcuni marchi noti della grande distribuzione; oltre alla card magnetica, qui si potrà usare anche una normale tessera sanitaria.
Nei pressi di alcuni negozi ci saranno infine i RaeeShop, in cui sarà possibile depositare rifiuti piccoli come orologi, cellulari, trapani ecc. Tutti i contenitori hanno uno spazio separato in cui gettare le batterie, che non devono essere lasciate negli elettrodomestici. Infine, durante eventi particolari saranno organizzati punti di raccolta temporanea (RaeeMobile) in cui si potranno lasciare anche i grandi elettrodomestici.
Questo progetto sperimentale, Identis Weee, è stato portato avanti dal Gruppo Hera (multiutility attiva nella gestione dei servizi energetici, idrici e ambientali), Ecolight (consorzio per la gestione dei Raee) ed Ecolum (fondazione spagnola che si occupa di Raee da illuminazione) ed è costato circa tre milioni e mezzo di euro, finanziati per il 50% dall’Unione europea.
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L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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