Tutto il mondo contro gli sprechi alimentari
Il 5 giugno 2013 è giornata mondiale dell'ambiente. Quest'anno l'iniziativa è dedicata agli sprechi alimentari, tema caldo anche per gli italiani
La giornata dell’ambiente 2013 è dedicata allo spreco alimentare. Dal 1972, quando si organizzò la prima grande Conferenza mondiale sull’ambiente umano a Stoccolma (dal 5 al 16 giugno), si celebra il 5 giugno la giornata dell’ambiente, ogni anno dedicata ad un tema diverso. Il titolo del 2013 è “Think.Eat.Save.”, che vuole dire “Pensa. Mangia. Salva.”.
Non è così scontato, se si considera che nel mondo quasi la metà di tutto il cibo prodotto finisce poi buttato. L’iniziativa, che non si conclude con la sola giornata mondiale dell’ambiente, ha lo scopo di sensibilizzare governi e cittadini, industrie e piccoli produttori su questo tema.
Un po’ come è accaduto domenica scorsa, il 2 giugno, a Torino, dove 3000 persone si sono date appuntamento per Eating City ad un pranzo un po’ “speciale”. L’evento principale è stato infatti un pasto realizzato con i soli scarti alimentari della provincia di Torino. «Non sprecare – ha spiegato Andrea Segrè, ideatore del progetto – deve essere il primo comandamento laico del nostro tempo di crisi. Gettare il cibo ancora buono da mangiare non solo è peccato in tutti i sensi, ma è anche un costo economico, ecologico e sociale. Ridurre gli sprechi alimentari deve essere una priorità politica».
Per l’occasione Swg ha reso noti i dati di uno studio dal quale emerge che il tema è assai sentito dagli italiani, il 78% dei quali un’assunzione di responsabilità da parte di ogni cittadino. Il 67% pensa che un giorno dovranno esserci leggi con sgravi fiscali per chi adotta soluzioni antispreco donando le eccedenze. E un 62% immagina che nelle scuole si dovrà insegnare ”neo-economia domestica” per spiegare come sfruttare bene utto il cibo che entra nelle nostre case.
Secondo l’Osservatorio sugli sprechi avviato da Last Minute Market e dall’Universita’ di Bologna, nelle case degli italiani si spreca in media il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini. Per una famiglia italiana questo significa una perdita di 1.693 euro l’anno.
Condividi
Tag
L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...
Commenti
È stato inserito 1 commento.