Le tv verso un futuro green: etichette e tecnologie
In arrivo l'etichetta energetica anche per i televisori e nuove catalogazioni per gli altri elettrodomestici. Mentre la tecnologia rende la tv sempre più ecologica
A partire da fine 2011 anche i televisori potrebbero avere un’etichetta “verde”, alla pari di lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie. E’ quanto propone la Commissione Europea, in seguito ad alcune indagini che identificano gli apparecchi televisivi tra le principali cause di consumo energetico. Le tv, infatti, rappresentano il 10 per cento della bolletta degli europei e annualmente consumano quanto una lavatrice, ma ora, spiega la Commissione, «per la prima volta, anche i produttori di tv dovranno rendere nota l’efficienza energetica dei loro apparecchi, utilizzando una scala che va da A a G».
I televisori di classe A corrispondono ai prodotti che consentono un miglior risparmio di energia nel lungo periodo ma, al momento, l’etichetta non è ancora obbligatoria e dovrebbe entrare in vigore alla fine del prossimo anno. Da quella data in poi, ogni apparecchio in vendita dovrà riportare la classe di efficienza energetica e le pubblicità promozionali dovranno correttamente informare gli utenti prima dell’acquisto. «Le etichette energetiche dovranno spostare il mercato verso prodotti ad alta efficienza energetica» ha dichiarato il commissario per l’energia Günther Oettinger. E aggiunge: «tale obiettivo porterà benefici sia ai consumatori in termini di risparmio economico e sia ai produttori in termini di competitività».
Per gli altri elettrodomestici, invece, è stata introdotta una nuova catalogazione in tre classi: A+, A++ e A+++, da affiancare alle sette già esistenti (da A a G). Un prodotto appartenente alla nuova classificazione energetica apporta un maggiore risparmio energetico rispetto alla classe A.
Nuove tecnologie in azione
Le nuove tivù lcd e plasma comunque, anno dopo anno, riescono a ridurre i consumi energetici. Soprattutto gli lcd con led. E’ il caso del nuovo tv Econova di Philips, che ha vinto da poco il premio Eisa European Green Tv 2010-2011. La sua tecnologia led riduce del 60 per cento i consumi. Un interruttore (Zero Power Switch), una volta spento l’apparecchio, azzera il dispendio energetico. Inoltre, il telecomando è a energia solare ed elimina completamente il problema dello smaltimento delle batterie usate e, in più, il tv è realizzato con materiali riciclati (e di facile riciclaggio). Il che si traduce in un minore impatto ambientale.
Da un punto di vista più generale, i materiali con cui sono realizzati i prodotti elettronici rappresentano un grave problema per l’ambiente: negli Stati Uniti, ad esempio, ben il 70 per cento dei metalli pesanti presenti in discarica deriva da apparecchiature elettroniche. L’evoluzione tecnologia però apre la strada anche a soluzioni green per i televisori. E il prossimo passo avanti, nei consumi energetici, arriverà dalle tv oled, i cui diodi emettono luce propria (la “o” sta per organic, appunto). Sono già disponibili ma ancora molto care.
Altre innovazioni sono in pista. Di recente, alcuni ricercatori della Tel Aviv University hanno sfruttato una scoperta nel campo della nano-tecnologia, basata su nanotubi di peptide auto-assemblati, per rendere più “verde” l’industria elettronica. In particolare, gli studiosi sono partiti da un materiale ecologico, precedentemente usato nella ricerca sul morbo di Alzheimer, come base per la realizzazione di schermi a led organici (utilizzabili anche in campo medico). I diodi ad emissione luminosa sono in carbonio e, per questo, economicamente convenienti e compatibili con l’ambiente e la luce emessa non è molto diversa da quella dei tradizionali led. Secondo i ricercatori, l’invenzione è un modo pulito per creare luce e potrebbe avere anche altre applicazioni nel mondo dei motori, attuatori e ultrasuoni.
Condividi
Tag
L'autore
Gabriella Longo
E' laureata in comunicazione e multimedialità. Si occupa di ambienti multimediali per l'apprendimento. Segue l'evoluzione della tecnologia, in particolare nel suo rapporto con la divulgazione e con il racconto del mutamento della nostra società.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Come si vive in una casa in legno nel Salento? Il racconto di Nadia : Abbiamo chiesto ad una giovane mamma salentina come si vive in una casa in legno a Nardò (Le). La costruzione è stata af...