Fotovoltaico italiano, un ottimo 2011

Accanto alle previsioni di prosperità per l’eolico, per i settori legati all’energia prodotta da fonti rinnovabili ci sono buone prospettive anche per il fotovoltaico: queste le indicazioni emerse da uno studio condotto da A.T. Kearney che è oggetto di discussione, unitamente ad altre analisi, al decimo Italian Energy summit organizzato da Il Sole 24 Ore e IBC Energy, che ha aperto i battenti oggi e si chiuderà il prossimo mercoledì 29 settembre

A suffragio delle previsioni favorevoli, la garanzia dell’applicazione delle nuove tariffe definite nel nuovo conto energia, in vigore dal 2011, aprendo un anno che farà seguito ad un periodo piuttosto positivo in cui sono state registrate interessanti fasi di crescita, culminate nel 2009 con una potenza cumulata installata pari a 1.142 Mw di picco. Per l’anno in corso – secondo lo studio A.T. Kearney – si prevede l’aggiunta di ulteriori 850 Mw.

A fare da traino del settore, la discesa dei prezzi – che nel 2015, secondo l’indagine, potrebbero scendere fino a 1 dollaro/watt – e le politiche di incentivazione applicate dai governi, con riflessi positivi anche per quanto riguarda l’appetibilità del business e, di conseguenza, degli investimenti in un settore che entro fine anno potrebbe raggiungere il valore di circa 3 miliardi di euro.

Fra i fattori di agevolazione potranno giocare un ruolo determinante anche iniziative varate a livello regionale, come i bandi per impianti a costo zero, nonché le novità in materia di snellimento burocratico date dalle nuove linee guida in materia di autorizzazioni e dalla Legge 129/2010 (detta Salva-DIA) che, come precisa il GSE, consente ai titolari di impianti che si fossero visti rigettare la richiesta di qualifica, corredata di DIA, per carenza di titolo autorizzativo idoneo, di trasmettere al Gestore dei Servizi Energetici la documentazione che attesta l’entrata in esercizio del proprio impianto, se avvenuta entro il 16 gennaio 2011.