Tecnologia
Senza sistemi d’accumulo persi 1.600 GWh eolici
Il crescente successo delle fonti pulite spinge gli operatori a studiare delle soluzioni per evitare la dispersione dell’energia pulita prodotta
La crescente diffusione delle fonti pulite porta con sé tanti vantaggi, primo tra tutti la riduzione delle emissioni inquinanti ma, anche, qualche inconveniente: la rete elettrica tradizionale non è infatti stata pensata per accogliere le grandi quantità di energie generate attualmente dalle rinnovabili.
Come ha spiegato l’amministratore delegato di Nec Italia, Ugo Grovigli, nel corso del recente Energy Storage Forum, l’eolico italiano negli ultimi tre anni ha perso 1.600 GWh di produzione, perché il sistema elettrico nazionale non è stato in grado di assorbire tutta l’energia generata dalle pale eoliche.
I problemi nascono dal fatto che la rete elettrica è stata concepita per raccogliere le grandi quantità di energia generate dalle centrali di produzione (tradizionalmente funzionanti con combustibili di origine fossile) e poi distribuirle a milioni di clienti-consumatori.
Al contrario la generazione di elettricità da fonti pulite è diffusa e frazionata sul territorio (spesso prodotta dagli stessi utenti finali). Le energie pulite più diffuse, eolico e fotovoltaico, sono inoltre “intermittenti”, ossia non sono in grado di produrre energia costantemente ma soltanto in presenza della effettiva disponibilità di vento e sole.
Tutto ciò comporta problemi non da poco per le reti elettriche di vecchia concezione, che nei momenti di picco produttivo finiscono con il disperdere una parte non trascurabile dell’elettricità generata dalle rinnovabili. In attesa di un restyling completo delle reti elettriche, la soluzione individuata si chiama storage, ossia delle gigantesche mega batterie che dovrebbero accumulare questa energia prodotta in eccesso.
Al momento però, è emerso anche all’Energy Forum, le tecnologie storage attualmente disponibili sono ancora molto costose e presentano numerosi ostacoli tecnici. I big del settore stanno però entrando in questo mercato, da ultimi Panasonic e Trina Solar, dunque tutto lascia prevedere un forte sviluppo di queste soluzioni nel prossimo futuro.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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