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Rinnovabili, è verde il futuro dei titoli quotati

Le banche d'affari si mostrano fiduciose sull'andamento borsistico delle società specializzate nelle energie pulite

Scritto da il 09 maggio 2011 alle 9:38 | 0 commenti

Rinnovabili, è verde il futuro dei titoli quotati

Il calo degli incentivi pubblici non frena l’ottimismo degli analisti finanziari verso i titoli delle società che si occupano di energie rinnovabili. Perché il settore, sostengono i report delle più accreditate banche d’affari, riuscirà a fronteggiare il momento difficile per i conti pubblici grazie al trasferimento di fondi inizialmente previsti per il nucleare e destinati a essere dirottati verso il settore dopo il  disastro in Giappone. A favore delle rinnovabili giocano anche i prezzi dei combustibili fossili che, se continueranno a salire, porteranno a un restringimento del gap di costo tra l’energia prodotta da fonti tradizionali e quella prodotta da fonti rinnovabili, favorendo la diffusione di queste ultime.

Le quotate verdi spiccano il volo in Borsa

Da inizio anno, l’indice Thomson Reuters Europe Ds Renewable Energy sale di circa il 20%, oltre il doppio rispetto allo Stoxx Europe, che raggruppa 600 titoli quotati nelle piazze del Vecchio Continente. Il trend non è destinato a esaurirsi a breve, secondo gli esperti di Standard & Poor’s, che hanno portato il giudizio sul comparto rinnovabile da “marketweight” a “overweight”. Osservazioni condivise anche dagli investitori. Fin dai primi giorni dopo la tragedia, infatti, i titoli delle società rinnovabili si sono mossi in controtendenza rispetto ai listini, penalizzati dai timori di crescita conseguenti alle notizie provenienti dal Giappone.

Al via una stagione di m&a nel settore

Secondo molti analisti, il settore delle rinnovabili è all’inizio di una stagione di consolidamento, come dimostra l’offerta amichevole di Total sul 60% su SunPower che porterà l’azienda petrolifera francese a conquistare il primato mondiale nel fotovoltaico. Con sede a San Diego, Sun Power è presente da 25 anni nel settore delle centrali solari con la produzione, installazione e distribuzione di moduli e pannelli ritenuti tra i più affidabili al mondo. Total, già attiva nel solare dal 1983, ha deciso di investire in SunPower dopo una ricerca durata circa tre anni per trovare un partner strategico nel settore.

Enel Green Power ancora sotto i riflettori

Anche Enel Green Power, principale società delle rinnovabili quotata a Piazza Affari, sembra beneficiare dell’acquisizione di SunPower da parte di Total, visto che quest’operazione ha riacceso i riflettori sul titolo, che nei giorni scorsi ha ricevuto una promozione da Morgan Stanley, con  l’incremento del target price a 1,95 euro (dagli 1,90 precedenti). E il titolo è salito anche all’indomani di due importanti decisioni del governo italiano in materia di politica energetica: lo stop alla costruzione di centrali nucleari e la presentazione del nuovo quadro di regolazione delle fonti rinnovabili. Le decisioni del Governo rappresentano infatti un riconoscimento implicito dell’importanza della produzione di energia elettrica ecocompatibile. Ha invece una ricaduta diretta e importante il nuovo schema sulle rinnovabili, e in particolare il target di crescita della capacità installata nel fotovoltaico a 23mila megawatt nel 2016. Oggi il solare in Italia vale 7mila megawatt, per cui c’è un ampio spazio di crescita. Il piano di sviluppo di Enel Green Power prevede di raggiungere i 500 megawatt di potenza installata a fine 2015 partendo da un livello che attualmente è poco più di zero.

Ma alcuni analisti sono cauti sulle prospettive di crescita del settore

Tuttavia non tutti sono d’accordo con questa impostazione. Gli analisti di Ubs ritengono che il rialzo delle società eoliche in Borsa non sia sostenuto da numeri di bilancio abbastanza solidi, guardando con timore all’andamento della domanda globale, oltre che all’incremento dei margini di guadagno nei prossimi due anni. Anche Goldman Sachs è cauta sulle prospettive future dell’industria. Tra i rischi più grandi, il broker cita la concorrenza della tecnologia fotonica, che permette la trasmissione dell’energia solare attraverso la fibra ottica; oltre al ritardo o alla cancellazione degli ordini, molto aumentati di recente e non sostenibili a lungo.


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L'autore

Luigi Dell'Olio

Luigi dell'Olio, giornalista pugliese free-lance, vive a Milano, dove si occupa di temi legati all'economia, alla tecnologia e alle energie rinnovabili.


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